
Solarussa, piazza dedicata a Roberta Zedda. “Sacrificio che non sarà mai dimenticato”
È stata la madre, la signora Efisiana, con un gesto carico di emozione, a tagliare il nastro che ha ufficialmente inaugurato la nuova piazza dedicata alla memoria della dottoressa Roberta Zedda, uccisa il 3 luglio del 2003 mentre prestava servizio come guardia medica. Ventidue anni dopo, Solarussa ha scelto di rendere eterno il ricordo della giovane professionista, simbolo di dedizione, umanità e coraggio. Presente anche Antonello, il fratello di Roberta
La cerimonia si è svolta nel tardo pomeriggio, in un clima di grande commozione e partecipazione. Una chiesa gremita ha accolto la celebrazione della Santa Messa officiata da Don Mariano Pili nella suggestiva cornice della chiesetta della Madonna delle Grazie. Subito dopo, nella piazza antistante il Municipio, l’inaugurazione ufficiale e la benedizione del nuovo spazio pubblico che porta ora il nome di Roberta.
Al centro della piazza, un memoriale in granito, semplice e solenne, impreziosito da rose bianche deposte dai bambini: un gesto simbolico che ha reso ancora più intenso il significato della giornata, trasformando il ricordo in un momento di condivisione collettiva e generazionale.
Il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Tendas, ha coinvolto attivamente anche il Comune di Sanluri, paese di origine della dottoressa, e la Federazione nazionale dell’Ordine dei Medici, che ha aderito con convinzione all’iniziativa.
A completare l’omaggio, anche la presentazione dell’opera scultorea curata dall’architetto Roberto Virdis, pensata per accogliere e accompagnare chi visiterà la piazza, invitando alla riflessione e alla memoria.

La serata si è conclusa nel cortile della storica “Casa Sanna”, con un momento conviviale e l’esibizione del coro polifonico etnico “Eleonora d’Arborea” di Oristano e del coro San Gregorio di Solarussa, entrambi diretti dal maestro Antonello Manca. Un intreccio di voci e armonie che ha suggellato una giornata intensa, nel segno della gratitudine e del ricordo.
Solarussa ha così reso omaggio a Roberta Zedda, non solo con una piazza, ma con un impegno: custodire la memoria di una giovane donna che ha pagato con la vita il suo amore per la medicina e per il prossimo.