Sopralluogo sulla complanare Marrubiu-Grighine. Arriva l’autovelox?

Un incontro sul campo per affrontare un problema di sicurezza stradale che si protrae da anni. Questa mattina, presso l’incrocio per Tiria, tra la SP 68 e la SP 57, lungo la complanare che collega Marrubiu ai centri del Grighine, si è svolto un sopralluogo alla presenza dell’amministratore straordinario della Provincia, Battista Ghisu. Alla convocazione hanno risposto i sindaci di Oristano, Siamanna, Villaurbana e Palmas Arborea, tutti concordi sulla necessità di un intervento risolutivo.

Il problema del dosso e l’alta velocità. Al centro della questione, un dosso situato a circa 200 metri dall’incrocio, arrivando da Palmas Arborea, che limita fortemente la visibilità dei conducenti. Una criticità aggravata dalla pericolosa abitudine di molti automobilisti di percorrere il tratto a velocità elevate, raggiungendo punte di 200 km/h. Un pericolo concreto che ha già causato numerosi incidenti.

“Procediamo con la progettazione necessaria per chiedere finanziamenti alla Regione” – ha dichiarato Battista, confermando l’intenzione della Provincia di intervenire con un piano strutturale che riguardi tutti gli incroci presenti lungo la Sp 57.

Il sopralluogo nell’incrocio per Tiria

Le soluzioni a breve termine. In passato, si era tentato di migliorare la sicurezza con la posa di segnaletica verticale e orizzontale, oltre all’installazione di bande rumorose. Tuttavia, questi interventi si sono rivelati insufficienti a frenare l’alta velocità e garantire una maggiore sicurezza. Durante l’incontro, i Sindaci hanno avanzato la proposta di installare un autovelox fisso, ma l’ipotesi si scontra con problemi normativi e tecnici. Un’altra soluzione potrebbe essere l’installazione di un impianto semaforico, ma i tempi di realizzazione si preannunciano comunque lunghi. Nel frattempo, si punta sulla prevenzione e sul controllo. La Polizia Stradale sarà sensibilizzata affinché effettui controlli più frequenti con l’uso di autovelox mobili. Anche il Comune di Oristano ha dato la propria disponibilità a impiegare la Polizia Municipale per monitorare il traffico con dispositivi di rilevamento della velocità.

La voce dei cittadini. All’incontro, intanto, era presente anche Massimo Ibba, il cui padre perse la vita in un incidente stradale nel 2016 proprio in quel tratto di strada. Ibba ha sollevato dubbi sulla regolarità dell’infrastruttura: “Secondo me, la situazione non è legale, perché manca il verbale di collaudo della strada. Il dosso era presente anche prima, ma il livello dell’incrocio è stato abbassato, peggiorando la visibilità”.

L’incontro di oggi ha dunque evidenziato la necessità di un intervento strutturale per garantire maggiore sicurezza agli automobilisti

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