Sport senza discriminazioni. Il Comune di Oristano adotta la Carta etica per lo sport femminile

Il Comune di Oristano adotta la “Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere”.

Questa mattina, a Palazzo Campus Colonna, il Sindaco Massimiliano Sanna e la presidente del Soroptimist club Oristano Anna Maria Marrocu, hanno sottoscritto il documento alla presenza dell’Assessore allo Sport Antonio Franceschi e di alcune socie del Soroptimist.

Il documento, noto anche come “Carta Etica per lo sport femminile”, elaborato da ASSIST (Associazione atlete italiane), nasce per la tutela dei diritti delle atlete e ha tra i suoi obiettivi la sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità e i diritti nello sport, l’utilizzo di un linguaggio inclusivo e la promozione della cultura universale dello sport e del rispetto, in tutte le età e condizioni. Oltre a questo la carta vuole impegnare le Istituzioni a sostenere politiche, progetti e iniziative tese alla prevenzione di abusi e molestie in ambito sportivo ed al contrasto di pregiudizi, sessismo e bullismo.

“Il Comune ha accolto con convinzione alla proposta del Soroptimist nella convinzione dell’alto valore sociale ed etico della Carta – ha detto il Sindaco al momento della firma del documento -. Nei mesi scorsi la Giunta ha deliberato l’adesione e oggi diamo ufficialità a un accordo che sancisce una collaborazione con il Soroptimist. Oristano vanta un’antica cultura, giuridica e sociale, di rispetto verso i diritti delle donne. Le testimonianze di questa nostra cultura si ritrovano già nella Carta de Logu”.

“Siamo orgogliose di questo importante risultato – aggiunge la Presidente del Soroptimist Anna Maria Marroccu -. Oristano è il 154° comune in Italia ed il terzo in Sardegna, dopo Cagliari e Quartu S. Elena, ad adottare la Carta etica per lo sport femminile. La Carta rientra nella più ampia azione del Soroptimist condotta in campo nazionale per l’avanzamento della condizione femminile e le pari opportunità, con lo scopo di promuovere i valori dell’attività sportiva come occasione di integrazione, educazione e rispetto, oltre che di benessere psicofisico, in una prospettiva di genere. La Carta nasce dalla consapevolezza che anche nel mondo dello sport la parità non è un obiettivo raggiunto. Lavoriamo per la tutela dei diritti delle atlete, ma anche pari opportunità per bambine, ragazze e donne, l’utilizzo di un linguaggio inclusivo e la promozione della cultura sportiva“.

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