Terralba, maxi retata antidroga. Nove arresti e 7.000 piante di marijuana sequestrate

È stata battezzata “Five Eyes” l’operazione che ha portato alla scoperta della più grande piantagione di marijuana individuata negli ultimi anni in Sardegna.

Il blitz è scattato nella tarda serata di lunedì 13 ottobre, al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura di Oristano, che aveva costituito una task force ad hoc composta da Carabinieri del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo di Oristano e agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.

Nove persone, tra cui un minorenne, sono state arrestate in flagranza di reato mentre erano al lavoro all’interno di alcune serre apparentemente in disuso, dove stavano estirpando e selezionando un ingente quantitativo di piante di cannabis.

La droga sequestrata nelle serre di Terralba

Gli esami eseguiti dal RIS di Cagliari hanno confermato che la sostanza conteneva un livello di THC superiore ai limiti di legge. La piantagione, circa 7.000 piante, alte tra 80 centimetri e 1 metro e 30, era perfettamente curata e irrigata da un sistema a cascata, alimentato da una cisterna nascosta nelle vicinanze.

L’area, al confine tra i territori di Terralba e San Nicolò d’Arcidano, era stata individuata grazie a un’attività di sorveglianza del territorio condotta dalla Stazione forestale di Marrubiu, che aveva notato movimenti sospetti e avvistamenti aerei nei giorni precedenti. Dopo una fase di osservazione remota con droni, gli investigatori hanno predisposto il blitz. Intorno alle 14, un imponente dispositivo congiunto ha fatto irruzione nel capannone agricolo. Alla vista dei militari, i presenti hanno tentato la fuga a bordo di tre veicoli. Uno è stato immediatamente bloccato, il secondo intercettato all’altezza del caseificio Sepi di Marrubiu, mentre il terzo è stato inseguito fino ad Allai, dove tre pattuglie della Compagnia di Mogoro hanno bloccato sei persone in fuga.

Durante le perquisizioni, condotte con il supporto dei Nuclei investigativi regionali del CFVA di Nuoro, Oristano e Cagliari, sono state rinvenute non solo le piante appena raccolte, ma anche radio ricetrasmittenti, passamontagna, arnesi da scasso, coltelli e denaro contante. Le indagini hanno permesso di ricostruire ruoli e compiti dei singoli membri del gruppo. Dopo le formalità di rito, otto persone sono state trasferite nel carcere di Massama, mentre il minorenne è stato affidato ai genitori.

Secondo gli inquirenti, la presenza simultanea di nove individui e la complessità dell’organizzazione logistica e tecnica fanno pensare a una struttura criminale ben organizzata, capace di gestire l’intera filiera della produzione e distribuzione di droga.

Si tratta del quinto sequestro di maxi piantagioni avvenuto in provincia di Oristano negli ultimi 45 giorni, in un periodo dell’anno particolarmente favorevole alla raccolta.

L’operazione “Five Eyes” segna così un duro colpo alla produzione di marijuana nel centro Sardegna.

Condividi questa notizia: