Turismo nell’oristanese. Stagione a due velocità, ma Ferragosto fa il pienone

La stagione turistica nell’oristanese procede tra luci e ombre. Se maggio e giugno hanno fatto registrare un andamento positivo, con presenze in crescita nelle strutture ricettive, luglio non ha rispettato le aspettative, segnando un rallentamento soprattutto nelle prenotazioni alberghiere.

Il territorio offre poco più di 4 mila posti letto tra hotel, B&B, affittacamere e campeggi. A trainare il comparto è soprattutto Bosa, seguita da Arborea, che confermano la propria attrattività sia per il turismo balneare che per quello naturalistico e culturale.

Bosa, coi suoi 900 posti letto, è la prima città per presenze negli alberghi della provincia di Oristano.

La situazione cambia in vista di Ferragosto: quasi tutto esaurito non solo negli alberghi, ma anche nei ristoranti, che tuttavia nei mesi scorsi hanno sofferto più delle strutture ricettive. “I tavoli si riempiono nei giorni clou – spiegano alcuni operatori – ma rispetto allo scorso anno la spesa media è più contenuta e le settimane centrali di luglio hanno registrato un calo evidente”. La conferma nell’intervista che segue a Pino Porcedda, presidente di Federalberghi Oristano.

Pino Porcedda, presidente Federalberghi Oristano

Intanto la Fondazione Mont’e Prama ha annunciato l’apertura straordinaria dei propri siti culturali per tutto il periodo di alta stagione, offrendo ai visitatori un motivo in più per scoprire il territorio. Le previsioni per settembre fanno ben sperare: le prenotazioni indicano un ritorno di flussi interessanti, in linea con il trend positivo delle stagioni autunnali degli ultimi anni. Il bilancio complessivo, dunque, resta aperto.

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