“Visite cardiologiche impossibili da prenotare a Oristano”. Allarme dell’Associazione ex Esposti Amianto

“Non ci sono date disponibili per una visita cardiologica in tutta la provincia di Oristano”. È questa la risposta che diversi cittadini si sono sentiti dare contattando il CUP (Centro Unico di Prenotazione) per accedere a una visita cardiologica presso la ASL di Oristano. A raccogliere le loro segnalazioni è stata l’Associazione Regionale ex Esposti Amianto della Sardegna, da sempre in prima linea nella difesa del diritto alla salute e all’accesso alle cure mediche nella sanità pubblica.

“Siamo stati contattati da diversi cittadini preoccupati e delusi – dichiara Giampaolo Lilliu, presidente dell’associazione – che ci hanno raccontato di non riuscire in alcun modo a prenotare una visita cardiologica. Dal CUP arriva una risposta sconcertante: non esistono date disponibili, in tutta la provincia. È inaccettabile”.

L’associazione lancia un appello diretto al commissario straordinario della ASL di Oristano: “Fin dal suo insediamento ha dichiarato di voler ascoltare i cittadini per migliorare i servizi sanitari. Ci auguriamo che legga questa nota e mantenga l’impegno preso. Altrimenti, quelle intenzioni restano solo parole vuote”.

Lilliu sottolinea anche il paradosso dei costi: “Se non si interviene subito, molti cittadini saranno costretti a rivolgersi al privato, sostenendo spese che non tutti possono permettersi. La sanità pubblica deve garantire tempi certi e dignitosi, soprattutto per prestazioni specialistiche come quelle cardiologiche”.

C’è però una strada percorribile, prevista dalla legge, per tutelare i pazienti quando le liste d’attesa superano i tempi stabiliti. “In base al Decreto Legislativo 124 del 1998, quando l’attesa per una visita supera i limiti previsti, il paziente ha diritto a ricevere la prestazione in intramoenia, pagando solo il ticket sanitario. È un diritto spesso ignorato o poco comunicato, ma fondamentale”.

“Se il cittadino ha l’esenzione dal ticket – conclude Lilliu – allora non paga nulla, e il costo ricade interamente sull’Azienda sanitaria locale. È ora che questo diritto venga reso noto e rispettato, e che si affronti con decisione il problema delle liste d’attesa nella provincia di Oristano”.

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