
Vladimiro e Peppina, amici per la pelle. Ma qualcuno li ha voluti separare
Questa è una storia di amicizia autentica. Vladimiro e Peppina, inseparabili da anni, vivevano in simbiosi, facendo la spola tra casa e panchina, i loro habitat naturali in quel di Cabras. Vladimiro è un progettista, che da anni ha scelto di vivere da solo, abbandonando il lavoro. Per lui, la vita è bella così e la condivide con la sua amabile cagnetta. La condivideva, anzi. Perché qualcuno gli ha portato via Peppina.

Inizialmente, i propositi sembravano buoni. Si avvicinano, gli chiedono se vuole sterilizzare la cagnetta e lui acconsente. Non sa che da quel giorno non la rivedrà più. Eppure, i due volontari, paladini dell’anti-randagismo (causa nobilissima), assicurano a Vladimiro che l’operazione è andata a buon fine, salvo la necessita’ di tenere Peppina ancora per qualche giorno, al fine di darle gli antibiotici.

Da quel 29 agosto di giorni ne sono passati ormai 15 e Peppina non si vede. Chi conosce Vladimiro, chi lo vede quotidianamente accanto a quella panchina, assicura che è un uomo disperato, “perché gli manca l’amore della sua vita”.
Le ragioni del distacco sono difficili da comprendere. Forse qualcuno si arroga il diritto di scegliere per Peppina, ritenendo che con Vladimiro non viva degnamente. Fatto sta che a Cabras si sta scatenando una mobilitazione per restituire la meravigliosa cagnetta al suo amico fraterno. Gli amici di Vladimiro si sono rivolti perfino al Sindaco, “che secondo la legge è il proprietario, perché la cagnetta è sprovvista di microchip”. Qualsiasi cosa, purché Peppina sia liberata dalla prigionia. E rinasca una storia di amicizia, di amore autentico.