Violenza sulle donne. 5 casi di maltrattamento nell’oristanese. Diverse misure della Polizia

La Polizia di Oristano negli ultimi giorni ha eseguito cinque misure cautelari nei confronti di altrettanti uomini, responsabili di reati inerenti la violenza di genere.

Sono cinque i “codici rossi” che il personale della Squadra Mobile, coordinato dal dirigente Samuele Cabizzosu, ha affrontato dando esecuzione, dopo rapide attivitĆ  di indagine, alle misure cautelari disposte dalla Procura della Repubblica.

Nei confronti di un trentunenne pregiudicato, residente in un paese della provincia di Oristano, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico perché responsabile di atti persecutori, violenze, minacce e continue vessazioni nei confronti della ex compagna in stato di gravidanza; il trentunenne, incurante della delicata condizione della donna la umiliava di continuo davanti a terze persone e usava nei suoi confronti anche violenza fisica, minacciandola di farle perdere il bambino che portava in grembo.

Un altro fatto di violenza e minacce si ĆØ verificato in un paese limitrofo al capoluogo, che ha visto protagonisti due giovanissimi. Uno di loro, dopo la fine della relazione amorosa con la ragazza, ha iniziato a perseguitarla con continue chiamate telefoniche, pedinamenti e appostamenti sotto casa, che culminavano continuamente in pesanti minacce e insulti; alla denuncia per atti persecutori ĆØ seguita nei confronti del giovaneĀ ventenne l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa dal reato.

Altri due giovani pregiudicati, classe 1987 e 1989, entrambi residenti ad Oristano sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle ex compagne in quanto in entrambi i casi, con condotte analoghe si sono resi responsabili di atti persecutori. In uno dei due casi, il ventitreenne in preda ai fumi dell’alcool, nel tentativo di incontrare la ex, ha anche provato a far accesso alla sua abitazione, scavalcando il cancello del cortile ed arrivando fin sul terrazzo dove, con calci e spallate, ha provato a sfondare la porta finestra di acceso alla sala, rinunciando solo grazie all’arrivo di una Volante, alla vista della quale, il giovane si ĆØ subito dato alla fuga facendo perdere le sue tracce.

Infine, in un paese della provincia di Oristano la Squadra Mobile, dopo accurate ricerche ha rintracciato un settantenne pregiudicato nei confronti del quale vigeva, da alcune settimane, un ordine di cattura per la carcerazione emesso dal Tribunale di Bologna, in quanto l’uomo si era reso responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, percosse e lesioni perpetrati negli anni ai danni degli anziani ospitati presso la casa famiglia ā€œil fioreā€ da lui diretta, a San Lazzaro di Savena (BO); per tali delitti l’uomo ĆØ stato condannato in via definitiva alla pena della reclusione di sei anni e otto mesi che lo stesso dovrĆ  scontare all’interno della casa di reclusione di Oristano/Massama, dove ĆØ stato condotto dalla Polizia a seguito del suo arresto.

In tutti i casi esaminati, trasversali per etĆ  e status sociale, oltre alle violenze nei confronti delle compagne ed ex compagne, fattor comune agli aggressori ĆØ stato sempre l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti,Ā a parte l’ultimo caso. Nei confronti dei primi quattro protagonisti, qualora la misura cautelare applicata (arresti domiciliari e divieto di avvicinamento e comunicazione) non dovesse essere idonea a far interrompere le violenze, questa verrĆ  tramutata nella misura della custodia cautelare in carcere.

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