Carabinieri. Inaugurata a Oristano la sala protetta per le donne vittime di violenza

E’ stata inaugurata oggi, 25 novembre, al Comando Provinciale dei Carabinieri di Oristano, la ‘Stanza tutta per sé’, realizzata nell’ambito della proficua collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e Soroptimist Italia, avviata a partire dal 2015 con il progetto riguardante l’allestimento, all’interno delle caserme, di locali idonei all’ascolto protetto di donne che hanno subito violenza nonché di altre vittime vulnerabili. Il progetto è stato presentato dal comandante provinciale Steven Chenet e dal presidente del Soroptimist, l’avvocato Gabriella Greco.

L’accordo prevede inoltre l’impegno a promuovere iniziative didattiche e formative, per favorire la condivisione delle esperienze e lo scambio di “best practices” nella tutela delle donne vittime di violenza. All’evento sono intervenuti il prefetto di Oristano, Salvatore Angieri, il Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, autorità provinciali, il procuratore della Repubblica Paolo De Falco.

È stata dunque celebrata l’apertura dello spazio, che si incardina nella strategia generale di assistenza alle vittime di violenza. E’ parte integrante delle operazioni dell’Arma infatti accogliere chi ha bisogno di aiuto in ambienti dedicati e protetti, ascoltare in modo empatico e fornire quel supporto iniziale, per iniziare a superare le violenze subite. Un ambiente dedicato favorisce questo processo, oltre a dare, in tempi probabilmente più rapidi, impulso alle indagini.

La “Stanza tutta per sé”

“L’Arma dei Carabinieri si impegna in prima linea e da anni al contrasto della violenza di genere – ha detto il comandante provinciale Steven Chenet -. Ogni militare è consapevole di quanto sia delicata la fase dell’interazione con la vittima e di quanto sia stato difficile e doloroso il percorso che l’ha convita a rivolgersi ai Carabinieri e denunciare. E’ fondamentale quindi che ogni donna, o altra vittima, che vive uno stato di vulnerabilità, si senta accolta e protetta e sia consapevole di trovarsi in un contesto sicuro”.

Tutti fattori questi che contribuiscono ad instaurare un rapporto di fiducia tra la vittima di violenza e l’operatore. Nel contrasto dei reati riconducibili alla “violenza di genere e nei confronti delle vittime vulnerabili”, l’Arma dei Carabinieri ha istituito, la “sezione atti persecutori”, all’interno del reparto analisi criminologiche del raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma, incaricata di svolgere attività di studio, di ricerca, informazione nello specifico settore, elaborare valutazioni sui fattori di rischio in favore dei reparti Territoriali (Stazioni, Aliquote/Sezioni Operative, Nuclei Investigativi) che operano sul territorio nonché sviluppare programmi di formazione del personale.

A partire dal 2014 si è inoltre dotata della “rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, formata da personale appositamente addestrato operante presso i Comandi Provinciali e cura costantemente di elaborare ed aggiornare, in linea con l’evoluzione normativa, un “prontuario operativo per i reati di violenza di genere e per l’approccio alle vittime particolarmente vulnerabili”, distribuito a tutti i reparti d’Italia quale documento di analisi sullo specifico fenomeno, riepilogativo delle migliori pratiche adottate nella gestione dei casi. La stanza dedicata all’ascolto delle vittime di questo tipo di reati, è un ambiente protetto, accogliente e tecnologicamente attrezzato, per sostenere la donna e altre vittime vulnerabili nel delicato momento della denuncia di violenza. Grazie alla sua particolare conformazione sarà utilizzata per avvicinare chi ne ha necessità al personale dell’Arma, formato per questo compito. E’ stata tinteggiata di un colore tenue e arredata in modo da mitigare lo stato di disagio delle vittime denuncianti, potendo così infondere il giusto senso di accoglienza e ascolto, con particolare attenzione ai più piccoli mediante l’allestimento di uno spazio gioco con libri e giocattoli.

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