
Numeri in calo al porto di Oristano-Santa Giusta. Cera: “Colpa dell’Autorità Portuale”
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Il porto di Oristano-Santa Giusta perde traffico passeggeri e merci, mentre il resto della Sardegna cresce. È quanto emerge dai dati diffusi dall’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna sul traffico del 2024, che segnano un calo rispetto all’anno precedente: i croceristi scesi nello scalo oristanese sono stati 4.992, contro i 7.396 del 2023, mentre il volume di merci movimentate è passato da 1.289.733 tonnellate a 1.172.030.
Un trend negativo che ha spinto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Emanuele Cera, a un attacco diretto contro la gestione degli investimenti per il porto e, più in generale, per il sistema socioeconomico della provincia. “È il risultato degli stanziamenti insufficienti per l’intero sistema socioeconomico della provincia di Oristano, e in particolare per lo sviluppo del porto di Oristano-Santa Giusta, che non consente il miglioramento delle infrastrutture del territorio, rinunciando a una crescita più equilibrata dell’intera Isola, tale da favorirne la competitività”, ha dichiarato Cera.
Secondo il consigliere regionale, senza un piano industriale adeguato e risorse economiche sufficienti, il porto rischia di restare un’infrastruttura sottoutilizzata, incapace di attirare nuove opportunità economiche. “Per un efficace piano industriale di rilancio dell’importante infrastruttura portuale necessitano adeguate risorse economiche e soprattutto la volontà politica dell’Autorità di Sistema per sfruttare le grandi potenzialità del territorio. Altrimenti, lo scalo oristanese continuerà ad essere un gigante dormiente, limitato e trascurato, privo di nuove attività industriali, commerciali e logistiche”, – ha concluso