Anche i medici di famiglia contro consigliera Mele:”Distorsione della realtà”

I Medici di Famiglia di Oristano sono stupefatti dalle dichiarazioni della On. Annalisa Mele, medico del 118.
Rileggendo i numeri da lei snocciolati su tamponi, screening ritengono che l’esponente politica abbia confuso la provincia di Oristano con la provincia di Verona.
Vale soltanto la pena di ricordarle che:

  1. l’unico screening in corso nella provincia di Oristano sul personale medico è quello sierologico sponsorizzato dall’Ordine dei Medici di Oristano,
  2. gli unici tamponi effettuati su medici sono stati, quelli su medici già trovati positivi allo screening sierologico ed ai colleghi venuti direttamente o indirettamente in contatto con loro, oltre tutti i sanitari venuti a contatto con pazienti infetti come quelli recenti del Santa Maria Bambina (193) e al San Martino (100),
  3. la fornitura di dispositivi di protezione individuale da parte dell’ATS (obbligata dalla legge a provvedere in merito) non sarebbe mai stata sufficiente se non integrata da consistenti forniture da parte dell’Ordine Provinciale e la Fimmg, vista l’impossibilità di reperirli sul mercato.
    Nel rilevare nelle dichiarazioni della On. Mele che possa essere “l’allarmismo per motivi politici o personali” il primum movens dell’azione di sostegno alla difesa degli operatori medici dell’Ordine provinciale e delle organizzazioni sindacali, i medici di famiglia della provincia di Oristano ritengono che sia una enorme distorsione della realtà che non migliora la precarietà della situazione della sanità oristanese né la gravità della epidemia che anche la buona volontà ed il coraggio degli operatori sta riuscendo a contenere.

Ben vengano le iniziative che portano a tutelare gli operatori della sanità che altrimenti potrebbero essere potenti vettori di trasmissione dell’infezione.

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