
CantinArte accende Nurachi, tra note blues e avventure polari
Prosegue l’interessante programma di CantinArte, rassegna culturale giunta alla nona edizione, che si svolge ogni sabato a maggio a Nurachi presso la Cantina Caddeo, in via Nuraghe. Il ricco calendario è iniziato sabato 3 maggio con l’esposizione de “La Battaglia Traslucida” di Filippo Martinez, fruibile fino al 31 maggio, dalla profonda conoscenza musicale di Nicola Urru, che, con la sua chitarra e la sua voce, ha ammaliato il pubblico in una performance che ha riportato alla mente la tradizione della musica tradizionale sarda. Infine, dalle casse è risuonato il mix dell’undicenne Luca Ponti, giovanissimo Dj.
Sabato 10 maggio alle ore 19:30 il pubblico potrà ascoltare i racconti sulla vita in Antartide dalla voce di Marco Buttu, ricercatore e protagonista di tre spedizioni nel Continente Antartico presso la Stazione Internazionale Concordia, situata sopra 3 km di ghiaccio. La base si trova nell’Altopiano Antartico, il luogo più estremo al mondo: 100 giorni di seguito senza la presenza del sole, con temperature che scendono sotto i -80 °C: un contesto in cui si devono fare i conti con la carenza di ossigeno, l’aria estremamente secca e la totale assenza di forme di vita. Per 9 mesi all’anno la stazione è completamente irraggiungibile, rendendo il team tra le persone più isolate al mondo, senza possibilità di soccorso. L’Agenzia Spaziale Europea ha effettuato degli studi sul gruppo per capire come il corpo si possa adattare ad un ambiente simile a quello extraterrestre. Marco Buttu è anche autore di “Marte Bianco”, il libro del 2019 in cui il ricercatore di Gavoi narra la vita in Antartide. La serata di CantinArte sarà la prima uscita pubblica in Sardegna di Marco Buttu dopo il suo rientro dalla terza spedizione.

Alle 21:30 l’atmosfera si scalda con il blues del Bob Forte Trio, composto da Pietro Frongia alla batteria, Tancredi Emmi al basso e contrabbasso, Bob Forte chitarra e voce. Il trio è nato nel 2015 e da dieci anni porta sui palcoscenici un sound profondamente radicato nel blues a cui aggiunge l’originalità degli elementi di Funk, Jazz e Country, conta un vasto repertorio di brani originali. Gli arrangiamenti dei brani danno largo spazio all’improvvisazione, condividendo con il pubblico atmosfere sia calde e confidenziali che energiche e coinvolgenti. Alcune delle recenti partecipazioni hanno visto protagonisti il Riverside Jazz Tornio in Finlandia, Sundsvall International Guitar Festival in Svezia, il Mama Blues Dromos Festival, a Nureci.
La serata si concluderà con i vinili anni ‘90 di Enrico e Fabrizio Tiana che nutrono questa passione fin da adolescenti e che condividono solo nelle serate tra amici per il puro gusto del divertimento: vibrazioni retrò e groove senza tempo, i due Dj portano al pubblico di CantinArte l’atmosfera del dancefloor degli anni d’oro delle discoteche. Tra i primi protagonisti, il 3 maggio la presenza di Nicola Urru è stata una sorpresa. Originario di Seneghe e una vita trascorsa a Milano dove è stato responsabile del settore audiovisivo al Teatro La Scala di Milano, Nicola Urru è un cantautore, frutto di una passione giovanile. Mosse i primi passi con I Barrittas, storico gruppo sardo, alcune sue serate ebbero il supporto di un altro importante gruppo musicale degli anni ‘70, i Salis e Salis. Urru fu tra i protagonisti di una edizione di Castrocaro, giungendo al secondo posto con il brano da lui scritto e composto “Bella per i pazzi” e oggi lavora ad una nuova produzione. “La serata di Nurachi è stata una vera sorpresa anche per me- racconta Nicola Urru- sono arrivato solo e ho trovato amici che non vedevo da quarant’anni, è stato emozionante essere di nuovo a casa.”
A presentare le serate di CantinArte sarà Santina Raschiotti, presentatrice televisiva. CantinArte è organizzato dall’Associazione Domus de Ladrini, in collaborazione con il Comune, la Pro Loco e il Centro Commerciale Naturale di Nurachi. E’ un progetto finanziato dall’Assessorato Regionale al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna e supportato dalla Fondazione di Sardegna.