Cera (Fi): Regione sblocchi subito i fondi per l’agricoltura

Il consigliere regionale di Forza Italia, Emanuele Cera, rilancia la necessità di un urgente intervento della giunta che sblocchi le tantissime risorse destinate dal consiglio regionale al settore agricolo, zootecnico e della pesca.

“Ad oggi – accusa l’esponente azzurro -, la macchina amministrativa è bloccata e le ingenti risorse destinate dal consiglio regionale al comparto primario della Sardegna sono ferme nelle pieghe del bilancio regionale. L’ho denunciato più volte, anche nella commissione di cui sono componente, la quinta ( agricoltura e attività produttive) per cercare di scuotere e sensibilizzare i vari uffici dell’assessorato e delle agenzie, sui ritardi e la mancata attuazione degli interventi in favore delle aziende agricole danneggiate nell’ingente rogo del Montiferru e in altre zone dell’isola”.

Il Consiglio Regionale, con legge di bilancio 2022 e 2023 e con le 2 omnibus ha stanziato importati risorse per interventi a sostegno del settore primario e, in particolare, per il comparto bovino da carne (8 milioni di euro), per il comparto ovicaprino (22,5 milioni), per la concessione di sovvenzioni a favore dei settori agrumicolo/frutticolo, carcioficolo/orticolo, cerealicolo e apistico (20 milioni), oltre gli 8,4 mln (quota 2023) in favore dei cerealicoltori che aderiscono agli accordi di filiera per la copertura dei maggiori costi sostenuti dal comparto.

“Queste ingenti risorse sono state destinate per rispondere alle numerose e urgenti esigenze rappresentate a più riprese dalle organizzazioni professionali agricole e dagli stessi agricoltori e allevatori sardi per favorire il rilancio produttivo del settore primario – dichiara Cera -. Purtroppo spiace constatare, nonostante i grossi sforzi profusi dal Consiglio Regionale che, al momento, sono stati accumulati ritardi inaccettabili. Il mio intervento vuole essere un richiamo e un successivo appello alla giunta regionale, affinché metta mano ad un sistema che deve essere urgentemente revisionato, quello delle agenzie agricole, dotate ormai di personale sufficiente per lo svolgimento dei compiti assegnati. Si diano una mossa e il presidente o l’assessore sostituiscano una volta per tutte quei dirigenti che non raggiungono i propri obiettivi, non c’è più tempo da perdere, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, affinché il settore agricolo e zootecnico possa ritornare centrale e primario nell’agenda politica sarda”.

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