Certe luci….accendono la speranza. Da Cabras 6 mila euro di beneficenza
L’associazione “Certe luci non puoi spegnerle”, fondata dal gruppo di amici di Giacomo Meli, giovane cabrarese scomparso a soli 29 anni a causa di un tumore al pancreas, ha reso nota la cifra ricavata durante il concerto benefico della scorsa estate a Cabras.
6.653 euro destinate alle associazioni coinvolte, come un dono natalizio.
“Eravamo certi che le persone avrebbero risposto in maniera positiva ma non ci aspettavamo un tale risultato” dichiarano gli organizzatori.
“Il nostro sogno era quello di ricordare Giacomo con un gesto concreto: poter donare più di seimila euro alle associazioni che hanno accettato il nostro invito, ci rende entusiasti e ci spinge a continuare ad andare avanti”.
La cifra raccolta è la somma delle donazioni fatte nei singoli stand, presenti nella piazza Don Sturzo durante il concerto, e di quelle depositate nelle teche, insieme ai denari ottenuti grazie alla vendita delle bevande e del cibo preparato dallo chef cabrarese Salvatore Camedda. A queste si sono aggiunte le offerte di tutti gli sponsor e le attività commerciali partecipanti.
Quattro le realtà associative che ricevono il prezioso dono: “Certe luci non puoi spegnerle ci ha ridato fiducia nei giovani e nel genere umano” ha affermato Maria Delogu, presidente dell’associazione Komunque Donne odv. “Siete arrivati al momento giusto – ha aggiunto Maria Delogu – abbiamo donato sei materassi antidecubito all’Hospice di Oristano utilizzando le poche risorse che avevamo. E immediatamente siete arrivati voi con la vostra donazione”.
“Siamo veramente lieti di essere stati coinvolti in questa bella iniziativa” ha dichiarato Pietro Biggio, presidente del Comitato Sardegna della Fondazione AIRC. “Eventi come quello dello scorso 26 Ottobre, da loro organizzato, non solo aiutano concretamente la ricerca, ma sensibilizzano un pubblico sempre più vasto e costituiscono un sempre più intenso stimolo a proseguire in attività di questo tipo”.
“La LILT di Oristano ringrazia l’associazione Certe luci non puoi spegnerle per il coinvolgimento e per aver coniugato nell’arco della serata, col convegno prima e durante lo spettacolo poi, i temi della malattia oncologica: dalla prevenzione, alla ricerca, fino al supporto del malato oncologico e della sua famiglia” ha detto Eralda Licheri, presidente della sezione provinciale della LILT. “Per quanto ci riguarda – ha concluso la presidente della Lilt Oristano – i fondi raccolti nella giornata saranno destinati all’acquisto della cuffia chemioterapica”.
“Mantenere accese le luci, significa dare continuità ai valori dell’amicizia e di vita che vanno a ritrovarsi nel tempo” ha dichiarato Maria Dolores Palmas, presidente del gruppo Abbracciamo un
sogno.
Riflessione commossa anche quella di Maddalena Meli, sorella di Giacomo: “C’e una frase con un palloncino rosso disegnato nella parete dell’ospedale Businco di Cagliari, che dice: a volte è
necessario che le cose vadano da sé. La prima volta che viene letta può dare un senso di sconforto immenso,ma la seconda volta fa prendere coscienza della battaglia che si dovrà affrontare, e talvolta trasforma uomini e donne in guerrieri. Non sempre, lo sappiamo bene, si ha la meglio in questa battaglia – conclude la giovane donna – in quel caso ciò che rimane è tenere sempre accesa quella luce, per cui grazie per averlo fatto”.