Confcommercio Oristano festeggia i 50 anni con dati positivi

Confcommercio Oristano raggiunge un importante traguardo, celebrando 50 anni di storia, impegno e successi. Fondata il 7 agosto 1974 da un gruppo di straordinari imprenditori locali, l’associazione ha festeggiato questo anniversario insieme ai soci e alle principali autorità locali e regionali.

Durante l’evento si è svolta una tavola rotonda che ha visto la partecipazione del presidente Nando Faedda, del vice-presidente Giangiacomo Ibba e dei presidenti Federalberghi Pino Porcedda e Renzo Mereu del Gruppo Giovani. La discussione ha fornito spunti di riflessione sul futuro del commercio, basandosi su un’attenta analisi del quadro socio-economico locale.

Imprese e Valore Aggiunto. Le imprese attive in provincia al 31 dicembre 2023 erano 12.720, rispetto alle 13.376 di dieci anni fa, con una perdita complessiva di 656 imprese. Il settore del commercio, con 5.189 imprese, rappresenta il 40,8% del totale dell’economia provinciale e, insieme al settore dell’agricoltura (36,1%), concorre al 76% del totale dell’economia. “Il contesto economico locale è cambiato rapidamente,” ha dichiarato Nando Faedda. “Comparando i dati dell’ultimo decennio, 2013-2023, il commercio perde 396 imprese, mentre crescono le attività di alloggio (+44), di ristorazione (+124) e le imprese di servizi (+65). I dati evidenziano un cambiamento importante. Se in provincia il settore terziario di mercato è sempre stato rilevante, possiamo confermare che al suo interno stanno prendendo sempre più piede le imprese di servizi, comprese quelle di alloggio e ristorazione. Il valore aggiunto ai prezzi base e correnti per branca di attività economica nella provincia di Oristano nel 2022 è stato di 2.928,4 milioni di euro, distribuito come segue:

• Agricoltura, silvicoltura e pesca: 254,6 milioni di euro (8,7%)

• Industria in senso stretto: 266,4 milioni di euro (9,1%)

• Costruzioni: 165,2 milioni di euro (5,6%)

• Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio, servizi di alloggio e ristorazione, servizi di informazione e comunicazione: 705,6 milioni di euro (24,1%)

• Altri servizi: 1.536,7 milioni di euro (52,5%)Le imprese naturalmente si calano in un contesto sociale i cui dati stimolano altre importanti riflessioni.

Popolazione. Secondo i dati aggiornati al 1° gennaio 2024, la provincia di Oristano conta 149.078 residenti, con una distribuzione per classi d’età come segue:

• 0-17 anni: 17.335 (9.021 maschi e 8.314 femmine)

• 18-39 anni: 30.854 (16.104 maschi e 14.750 femmine)

• 40-64 anni: 57.037 (28.630 maschi e 28.407 femmine)

• 65 e oltre: 43.852 (19.674 maschi e 24.178 femmine).

Rispetto al 1982, la popolazione totale è diminuita del 3,8%, con un calo significativo nella fascia d’età 0-17 (-61,6%) e un aumento nella fascia 65 e oltre (+102,6%).

Tasso di Natalità e Mortalità. Il tasso di natalità nella provincia di Oristano ha visto un calo costante negli ultimi decenni, passando da 7,4 per mille abitanti nel 2002 a 4,6 nel 2023. Questo è in linea con la tendenza regionale e nazionale, che hanno registrato una diminuzione nel tasso di natalità..D’altro canto, il tasso di mortalità è aumentato, passando da 9,9 per mille abitanti nel 2002 a 13,7 nel 2023. Anche questo dato riflette una tendenza osservata a livello nazionale e regionale.

Occupazione. Nel 2023, gli occupati nella provincia di Oristano erano 53,2 mila, in calo rispetto ai 54,6 mila del 2019. Il settore agricolo ha visto un aumento di 0,5 mila unità, mentre l’industria ha perso 0,4 mila occupati. All’interno del settore dei servizi, il commercio, gli alberghi e i ristoranti hanno registrato un aumento di 0,4 mila unità, mentre le altre attività dei servizi hanno visto una diminuzione di 1,9 mila. Il tasso di occupazione per la provincia è cresciuto dal 50,7% del 2019 al 56,2% del 2023, con un aumento significativo sia per i maschi (dal 58,7% al 63,7%) che per le femmine (dal 42,6% al 48,6%). Il tasso di disoccupazione è invece diminuito dal 17,4% all’8,4%, con una riduzione più marcata per le femmine (dal 18,1% al 6,6%) rispetto ai maschi (dal 16,9% al 9,6%).

“I dati sulla popolazione, sul tasso di natalità devono indurci a riflettere sui cambiamenti connessi alla gestione dell’impresa sia nel servizio al cliente che nella ricerca delle risorse umane. Se in passato ciò che rendeva forte un’impresa era il prodotto, oggi bisogna lavorare su altre leve quali assistenza, fidelizzazione e prossimità, voci fondamentali che si aggiungono alla qualità del prodotto offerto. Anche la ricerca del personale non può non tener conto di questi dati e dei profondi cambiamenti sociali. Le imprese dovranno concorrere per reperire i collaboratori migliori lavorando sempre di più sul miglioramento del clima aziendale, curando il welfare, la crescita professionale e il work life balance. Soprattutto il concetto di dipendente deve ritenersi superato. Il terziario di mercato costituisce uno sbocco occupazionale importante che le istituzioni devono considerare nelle azioni di incentivazione, non solo per il numero di occupati ma soprattutto per le tante professionalità che ricerca”- dichiara Gian Giacomo Ibba.

Focus sul Turismo. “Il dato delle imprese turistiche comunicato dal Presidente Faedda, va di pari passo con i dati sulle presenze turistiche che, nel periodo dal 2008 al 2022, sono in crescita,” ha dichiarato Pino Porcedda, Presidente provinciale di Federalberghi. “La quota percentuale provinciale di Oristano, sul totale delle presenze in Sardegna, è passata dal 3,30% del 2008 (406.181 su 12.293.922) al 4,92% del 2022 (722.601 su 14.700.911). Tuttavia, questi dati non sono sinonimo di maggiore ricchezza e derivano soprattutto dalla regolarizzazione delle locazioni e dal fiorire di B&B. Per la crescita turistica del territorio è necessario creare più collegamenti con aeroporti, porti e reti ferroviarie. Mettere a sistema le tante opportunità culturali del territorio e valorizzare il patrimonio naturalistico, che nulla ha da invidiare rispetto al resto del territorio regionale, consentirebbe di completare il quadro.”

Digitalizzazione. L’uso delle tecnologie nelle imprese è in forte crescita. Le famiglie invece, secondo i numeri degli abbonamenti in banda ultra larga, stentano di più. Nel 2022, solo il 18,36% della popolazione residente aveva accesso alla banda ultra larga, un valore più basso rispetto a Sassari (20,01%) e Cagliari (31,45%) ma più alto di Nuoro, Olbia e del Sulcis Iglesiente. “È necessario valorizzare il fatto che le imprese della provincia stanno già sfruttando ampiamente le tecnologie digitali, che possono favorire un cambiamento positivo anche per i cittadini, promuovendo una maggiore diffusione e utilizzo delle infrastrutture digitali” – dichiara Renzo Mereu, presidente del gruppo giovani che si è confrontato nel tavolo sul tema del futuro delle imprese.

Raccolta Differenziata. “Un altro aspetto positivo della provincia di Oristano è la sua eccellente performance nella raccolta differenziata dei rifiuti. Nel 2022, la provincia ha raggiunto il 79,8% di raccolta differenziata, una percentuale superiore alla media regionale. Questo risultato è particolarmente importante per le imprese del settore turistico, che possono valorizzare l’impegno ambientale della provincia come un valore aggiunto per i visitatori attenti alla sostenibilità. Ma c’è di più; la corretta gestione dei rifiuti tutela l’ambiente, la qualità del terreno e delle acque e le eccellenze agroalimentari del nostro territorio” ha concluso Mereu.

“Confcommercio Oristano – chiude il Presidente Nando Faedda- si impegna a continuare a supportare lo sviluppo economico della provincia, affrontando le sfide future con la stessa competenza dedizione e visione che ha caratterizzato i suoi primi 50 anni di attività.

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