Consorzio di bonifica Oristano.

Dopo oltre sedici anni di commissariamento, il neopresidente del Consorzio di Bonifica di Oristano, Carlo Corrias, e il direttore generale, Maurizio Scanu, hanno illustrato alla commissione agricoltura del consiglio regionale, la situazione economica e gestionale dell’ente.

Secondo per dimensioni in Sardegna, ha il controllo di 85mila ettari, 36mila dei quali a uso irriguo. Ā«Siamo al secondo posto per dimensioni ma al primo per la produzione lorda vendibile ā€“ ha detto Corrias ā€“ oltre a dare lā€™acqua per le campagne ci occupiamo anche della difesa idraulica del territorio e dei lavori di pulizia e manutenzione dei canaliĀ».

Il presidente Corrias ha poi evidenziato le criticitĆ  che frenano lā€™attivitĆ  del Consorzio: Ā«Distribuire lā€™acqua agli agricoltori sta diventando sempre piĆ¹ problematico. Le nostre reti sono vetuste. Sono state realizzate tra gli anni ā€™20 e gli anni ā€™50. Serve un nuovo Piano di bonifica per adeguare le infrastrutture alle nuove esigenzeĀ». La rete di distribuzione dellā€™acqua ha bisogno di continui interventi di manutenzione, quasi 200 km di tubazioni sono in cemento-amianto, materiale esposto a continue rotture: Ā«Se non si interviene in tempi rapidi ā€“ ha spiegato Corrias ā€“ la situazione tra qualche anno esploderĆ  e diventerĆ  ingestibileĀ».

Il presidente Corrias ha poi lamentato il mancato trasferimento delle risorse dovute da Enas per compensare il costo del sollevamento dellā€™acqua dalla diga sul Tirso. Ā«Sono soldi che ci spettano per legge, il CBO vanta un credito di 5 milioni di euro nei confronti di EnasĀ».

Dai vertici del Consorzio ĆØ arrivata una proposta operativa: Ā«La Regione ci trasferisce annualmente circa 4,5 milioni di euro ā€“ ha rimarcato Corrias ā€“ noi chiediamo di utilizzare i finanziamenti regionali per autoprodurre lā€™energia e abbattere i costi di adduzione dellā€™acqua. Abbiamo le strutture, le aree e i laghetti. Con il contributo dellā€™amministrazione regionale possiamo realizzare degli impianti fotovoltaici e abbattere i costi energeticiĀ».

Corrias, infine, ha segnalato le difficoltĆ  incontrate nei piani di riordino fondiario: Ā«Alcune operazioni sono state concluse, per altre lā€™ostacolo ĆØ rappresentato dalla presenza alā€™interno delle aree gestite dal Consorzio di terreni gravati da uso civico. Eā€™ necessario individuare una formula che permetta una permuta con i comuni proprietari e rimuova gli ostacoli per il riordinoĀ».

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