Coronavirus. Medici oristanesi sul piede di guerra contro l’Ats

Giorni fa avevano denunciato la mancanza di presidi per la protezione, quali guanti, occhiali e camici monouso. Oggi, al perdurare delle stesse condizioni, i medici di famiglia e di continuità assistenziale della Provincia di Oristano seguiranno alcune indicazioni procedurali:
• ACCESSO ALLA SALA D’ATTESA DELLO STUDIO MEDICO E DEI LOCALI DELLA GUARDIA MEDICA, PER QUALUNQUE MOTIVO AVVENGA (NECESSITA’ DI VISITA O DI PRESCRIZIONI), SARA’ CONSENTITO AD UN PAZIENTE PER VOLTA NON FEBBRILE E SENZA NESSUN SINTOMO RESPIRATORIO,
• LE VISITE DOMICILIARI, CHE GIA’ SONO SOTTOPOSTE AD ATTENTO TRIAGE TELEFONICO, SONO SOSPESE SIA PER LA MEDICINA DI FAMIGLIA CHE PER LA GUARDIA MEDICA E SARANNO EFFETTUATE SOLTANTO QUELLE CHE VERRANNO GIUDICATE COME ESTREMAMENTE URGENTI IN PAZIENTI NON FEBBRILI E SENZA SINTOMI RESPIRATORI (PER I QUALI VERRA’ ATTIVATO IL 118).

“I medici di medicina generale- si legge in una nota diffusa dall’Ordine, a firma del Segretario Fimmg, Alessandro Usai- auspicano che l’ATS, responsabile della mancata distribuzione dei presidi, si attivi per la fornitura dei dispositivi ai medici generici, finora gli unici a gestire l’assistenza territoriale”

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