Fondazione Mont’e Prama a Como per il racconto della Sardegna tra cultura e sport

La Fondazione Mont’e Prama ha portato i gioielli della sardegna a Como, in una conferenza sul Parco Archeologico Naturale del Sinis a Villa Gallia, sontuoso edificio del 600. La testimonianza della ricchezza del patrimonio archeologico e culturale della Sardegna si unisce alla passione per lo sport, nella campagna di comunicazione congiunta portata avanti dalla collaborazione tra Fondazione Mont’e Prama, Cagliari Calcio e FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia). Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali di Fiorenzo Bongiasca, Presidente della Provincia di Como, seguiti dagli interventi di Alberto Pozzi, Vice Presidente della Società Archeologica Comense ed Anthony Muroni, Presidente della Fondazione Mont’e Prama.

“Oggi, ancora una volta, si consolida la collaborazione con il Cagliari Calcio e si rinnova l’occasione per la diffusione della conoscenza del patrimonio storico-culturale della nostra isola – dichiara Anthony Muroni, Presidente della Fondazione Mont’e Prama – Una nuova tappa, questa a Como, che sottolinea quanto questa strategia di comunicazione si fondi su una visione comune che ogni anno si rivela essere proficua. L’intensa attività di promozione culturale della Fondazione ha portato, in questi ultimi due anni, ad una crescita significativa dei visitatori nei siti gestiti. Questa crescita conferma l’efficacia di un modello che unisce rigore scientifico, divulgazione e accessibilità al patrimonio archeologico. I Giganti di Mont’e Prama sono detentori di un antico passato che è stato capace, nella narrazione della sua storia, di superare i confini dell’isola suscitando un sempre maggiore interesse ai fini della scoperta delle civiltà mediterranee. Le collaborazioni che nascono con associazioni e partner sportivi rappresentano un importante tassello per i nostri obiettivi. Il timone della Fondazione Mont’e Prama è diretto da un principio che sta alla base della missione e che ci permette di delineare prospettive future: valorizzare il patrimonio storico-archeologico dell’isola, raggiungendo un pubblico sempre più vasto, come quello dei tifosi, in questo caso”.

“Con la Fondazione Mont’e Prama siamo alle battute finali di una lunga cavalcata che ci ha visto attraversare la penisola e che ci ha riportato in Lombardia a Como, in riva al lago – afferma Bastianino Mossa, Presidente FASI -. La Lombardia è il fulcro dell’emigrazione organizzata della FASI, con i suoi 16 circoli e i circa 10.000 iscritti. Questa trasferta è stata un’ulteriore occasione per ascoltare e ammirare le relazioni magistrali di Giorgio Murru e Ilaria Orri accompagnate dalle splendide immagini di Nicola Castangia”.

A fare gli onori di casa, Como con il suo Circolo dei Sardi “Sardegna”, impegnato per la migliore riuscita dell’iniziativa. L’unione tra sport e cultura ci porta ad ammirare e conoscere le bellezze dell’archeologia sarda, ma ci porta anche a sostenere gli altri nostri “Giganti” del Casteddu nella partita contro il Como. Da parte di FASI ancora un importante segnale di attaccamento alla propria terra d’origine, favorita dalla magia dei Giganti di Mont’e Prama e dalla passione per il Cagliari Calcio.

“Incontrare nuovamente i Giganti e la Fondazione Mont’e Prama è sempre un’emozione intensa” – afferma Stefano Melis, Direttore Generale del Cagliari Calcio – Farlo a Como per la prima volta nell’ambito di questo percorso iniziato quasi tre anni fa, in un altro luogo bellissimo d’Italia e simbolo del patrimonio culturale del Belpaese, dona un valore aggiunto a tutte le occasioni in cui abbiamo portato con noi l’eccellenza della Sardegna. Questa tappa rappresenta un nuovo momento significativo della nostra stagione che volge al termine: da tre campionati ormai, il connubio tra cultura, storia e calcio arricchisce profondamente l’identità del Cagliari Calcio, rendendolo un autentico simbolo della sua terra e del suo popolo. Desidero ringraziare la Fondazione per il prezioso impegno nella valorizzazione di questo straordinario patrimonio: che questo sia solo un ulteriore passo di un cammino condiviso, solido e duraturo, destinato a crescere sempre di più”.

Nel corso dell’incontro, il direttore dell’area scientifica della Fondazione, Giorgio Murru, ha illustrato l’importanza della storia dei Giganti, accompagnato dalle immagini di Nicola Castangia e l’archeologa Ilaria Orri ha mostrato i tesori del Sinis, sottolineando l’entità di questo patrimonio attraverso la conferenza sul Parco Archeologico Naturale del Sinis.

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