Fondo di Sviluppo e scarse risorse per l’oristanese. Solinas (M5S): “Critiche strumentali”

“Le critiche riguardo una presunta iniqua ripartizione del Fondo di sviluppo e coesione hanno valore esclusivamente strumentale e non tengono in alcun modo conto della sostanza di un piano la cui ripartizione risponde a criteri che non sono quelli dei semplici soldi a pioggia. Oltre un quarto delle risorse, stando ai criteri sui quali è strutturato il Piano, sono allocate su interventi che coprono l’intero territorio o più province. E molti di questi riguardano anche Oristano”.
“La provincia di Oristano trae beneficio da queste risorse sotto numerosi punti di vista al pari delle altre province sarde. Fa sorridere, in particolare, che si parli di scarsi investimenti su sanità e viabilità della provincia quando proprio in questo campo sono previsti investimenti importanti: si veda ad esempio come tra le case della salute previste, quella su cui ci sono maggiori risorse, oltre 6 milioni di euro, è quella di Terralba, che prevede una nuova costruzione. Si vedano gli interventi sulla viabilità provinciale, oltre 8 milioni, più altri interventi sulla circonvallazione di Bonarcado, quella di Cuglieri, miglioramento della viabilità di Oristano-Cabras-San Giovanni di Sinis, per citarne alcuni”.


Così il consigliere del M5s Alessandro Solinas risponde alle critiche mosse da alcuni esponenti dell’opposizione e da alcuni rappresentanti del territorio di Oristano rispetto alla ripartizione del Fondo di sviluppo e coesione.
“Si finanziano inoltre progetti strategici come il completamento del porto turistico di Torregrande, per il quale sono previsti 6,5 milioni di euro. Senza contare gli interventi trans-provinciali o regionali di cui la provincia beneficerà, che non rientrano nel conto numerico delle risorse assegnate singolarmente”.

Alessandro Solinas

“I tre progetti strategici sul turismo, per esempio, toccano direttamente la Provincia: Oristano città regia, il porto di Oristano, il borgo di Bosa. Il grande pacchetto di interventi sull’edilizia residenziale pubblica riguarderà anche il nostro patrimonio di case popolari. Per dare una valutazione seria – sottolinea il consigliere – bisogna considerare in maniera complessiva il piano e in maniera più approfondita la natura degli interventi che dai territori sono stati proposti, nonché la rispondenza di questi ai parametri che il governo stabilisce perché possano essere finanziati con il fondo FSC e non con altri nella nostra disponibilità”.
“È chiaro che chi avanza certe critiche lo fa senza aver in alcun modo approfondito il contenuto di un Piano che nelle prossime settimane la nostra presidente illustrerà in tutto il suo potenziale nei dettagli. Lavoriamo e continueremo a lavorare perché la nostra provincia abbia il ruolo che merita nell’opera di rilancio della Sardegna, lasciamo le chiacchiere e le strumentalizzazioni a chi rendendosene protagonista conferma involontariamente solo una imbarazzante inadeguatezza o peggio una cosciente malafede.
Lavoriamo piuttosto, tutti insieme, perché le risorse stanziate siano spese al meglio, nei tempi giusti e senza sprechi per generare un reale impatto su territorio e popolazione. Questo accordo – conclude – è un’opportunità che non possiamo sprecare”.

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