I trend del turismo in Sardegna? Su Forward STAR, con la collaborazione del Consorzio Uno
Si chiama Forward STAR Sardegna ed è un’iniziativa della società di benchmarking internazionale “str.com”, in collaborazione con UNO – L’Università a Oristano. Fornirà alle imprese ricettive sarde un indice puntuale sul tasso di occupazione della loro zona nel futuro e sul pick-up della domanda turistica.
Le adesioni da parte degli hotel alla rilevazione sono già numerose e presto consentirà di avere informazioni utili per orientare meglio le strategie commerciali e di marketing anche a livello territoriale per il prossimo futuro.
Il progetto verrà illustrato il 4 agosto alle ore 11 da Giulia Eremita – responsabile del progetto STR Sardegna, con il supporto degli studenti tirocinanti del corso di Economia e Gestione dei Servizi Turistici (EGST) di Oristano – sulla piattaforma Zoom, accessibile agli operatori previa registrazione dal link bit.ly/ForwardSardegna.
Saranno presentati anche i dati di performance degli hotel italiani ed Europei, comprese quelli delle destinazioni competitor della Sardegna nel Mediterraneo.
“Da anni ci occupiamo di benchmark alberghiero e forniamo un report consuntivo a singoli hotel, gruppi e catene internazionali, 70 mila in tutto il mondo, e lavoriamo con gli istituti più accreditati di studio e le associazioni nazionali di riferimento – spiega Marco Malacrida, direttore Italia di STR –. Negli ultimi mesi abbiamo colto le varie sollecitazioni di mercato, rilevando la necessità di diffondere anche in Italia il “Forward STAR” che in questo momento è uno strumento indispensabile per essere consapevoli dei trend evolutivi della domanda, osservando anche gli andamenti dei mercati internazionali con i quali siamo in competizione. La ripresa sarà complessa e i dati sono e saranno preziosi per affrontare le nuove sfide”.
La Sardegna è la prima regione pilota del progetto STR in Italia insieme a città come Roma, Venezia Milano Torino e Firenze.
L’adesione al Forward STAR Sardegna è gratuita e, per aderire al programma l’hotel deve semplicemente iniziare a condividere i propri dati di occupazione dei 12 mesi futuri, che saranno sempre aggregati e mai identificabili o confrontabili singolarmente.
“Gli albergatori della Sardegna stanno rispondendo con entusiasmo e professionalità, soprattutto nel nord est dell’isola abbiamo raccolto importanti adesioni – spiega Giulia Eremita, responsabile del progetto STR Sardegna – in generale c’è la necessità comune di dotarsi di uno strumento di intelligence per decifrare un periodo piuttosto complesso, a supporto di strategie commerciali dirette e per capire le nuove abitudini e la resilienza della domanda dai vari mercati”.