Legge dell’equitazione. 5stelle: “Non volevamo affossarla, ma servirà a poco”

“I consiglieri di Fdi in queste ore hanno accusato il Movimento 5 Stelle di aver tentato di affossare le legge sull’equitazione. Dichiarazioni assolutamente infondate e che ci dispiace dover sentire, dal momento che il Movimento 5 Stelle non ha tentato di affossare alcunché, semmai la nostra volontà sul tema del comparto equestre è stata sin da subito quella di puntare ad una legge organica, di riforma e promozione che garantisse un vero rilancio del settore ippico e di tutto il comparto equestre della Sardegna. Una legge di più ampio respiro, non un intervento a carattere emergenziale che arriva con estremo ritardo e non potrà soddisfare le esigenze di rinascita di un settore fondamentale per la nostra isola. Ciò che temiamo, purtroppo, è che quanto ottenuto oggi dal comparto, ovvero poco rispetto alle reali necessità, sia tutto quello che riuscirà ad ottenere nel corso di questa legislatura da parte della maggioranza sardo-leghista”.

“Quindi – sottolineano i consiglieri del M5S – da parte nostra non c’è stato alcun tentativo di affossamento, piuttosto questa legge ha rischiato di non vedere la luce per via delle lungaggini della Giunta regionale e dei litigi tutti interni alla maggioranza che ne hanno contraddistinto la gestazione. Proprio le beghe tra gli esponenti del governo regionale hanno prodotto i rischi e le lungaggini maggiori e hanno fatto sì che questa legge approdasse in Consiglio dopo tre mesi dal suo annuncio da parte del Presidente Solinas”.

“Il nostro voto contrario – proseguono i pentastellati – era quindi motivato dalla volontà di poter portare in Aula una legge completa, che affrontasse le problematiche legate al comparto a 360 gradi, che portasse ristoro oggi ma anche nell’ottica di una programmazione futura indispensabile per dare un reale e duraturo sostegno al comparto equestre”.

“Infine si ricorda ai colleghi di Fdi che l’articolo in questione rischiava di essere affossato non per via della minoranza, ma a causa dei franchi tiratori interni alla maggioranza che hanno approfittato della richiesta di voto segreto. Quindi, il nostro consiglio è quello di pensare maggiormente a costruire una gestione più serena dei rapporti interni, piuttosto che cercare in maniera maldestra di attaccare inutilmente le opposizioni nel tentativo di screditarle e di nascondere le enormi crepe di casa propria”.

Condividi questa notizia: