Mercantile panamense fermato al porto di Oristano

Il Nucleo PSC, Port State Control della Capitaneria di Porto di Oristano, sotto il diretto coordinamento della Direzione Marittima di Cagliari, ha fermato nel porto di Oristano un mercantile per violazioni alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare, la protezione dell’ambiente marino e la
sicurezza della navigazione.
La nave battente bandiera panamense, impegnata in operazioni commerciali al porto industriale e ormeggiata presso la banchina riva nord, è stata ispezionata dal team specializzato Port State Control, aliquota specializzata di militari della Guardia Costiera.

I militari hanno rilevato numerose carenze che, al momento, ne impediscono la partenza dal porto.
L’obiettivo delle ispezioni, come quella di ieri, è quello di assicurare che i traffici marittimi si svolgano in modo tale da garantire il massimo rispetto delle
condizioni di sicurezza della navigazione, delle condizioni di vita e di lavoro a bordo degli equipaggi imbarcati nonché la protezione dell’ambiente marino.


L’ispezione ha, inizialmente, riguardato i documenti di bordo e i titoli del personale imbarcato ed è poi continuata con la verifica delle diverse parti della
nave: il ponte di comando, la sala macchine, il locale timoneria, gli spazi adibiti all’equipaggio.
Complessivamente, gli ispettori hanno rilevato 11 deficienze tra cui, ad esempio, alcune carenze documentali ed altre relative alla manutenzione degli apparati di bordo, nonché inefficienza di alcuni sistemi di trattamento dei liquami e degli equipaggiamenti di sicurezza dei passeggeri a bordo.

La nave, la terza fermata dall’inizio di quest’anno da parte degli uomini della Guardia Costiera, dovrà ora rettificare tutte le irregolarità sotto la sorveglianza
dell’Autorità di bandiera e degli ispettori del registro di classifica e, solo successivamente, una volta ispezionata nuovamente dal team della Guardia
Costiera, sarà autorizzata a riprendere il mare lasciando il porto di Oristano.
L’intensa attività a bordo delle navi che scalano il porto oristanese da parte del personale specializzato della Capitaneria di Porto di Oristano è, anche, finalizzata alla verifica degli “standard ambientali” a cui le navi devono adeguarsi in relazione alle disposizioni contenute nella Convenzione Internazionale “MARPOL”, con lo scopo di prevenire gli inquinamenti marittimi da idrocarburi e da altre sostanze pericolose e/o nocive nonché evitare discariche illecite in mare dei rifiuti prodotti a bordo.

Dall’inizio dell’anno, gli esiti delle ispezioni svolte confluiscono in una banca dati europea denominata “Thetis-EU – Modulo PRF”, istituita dalla Commissione europea al fine di consentire lo scambio dei dati ed informazioni sulle attività di controllo poste in essere. Sino alla data odierna, sono state elevate due sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 6.666 euro nei confronti di due comandanti di navi mercantili arrivate presso lo scalo al porto di Oristano, rilevando il mancato rispetto di quanto previsto dalla suddetta normativa. L’obiettivo principale dell’attività di controllo posta in essere dalla Capitaneria di Porto di Oristano, rientrante nell’ambito delle verifiche ambientali compiute a bordo del naviglio mercantile sotto il diretto coordinamento del Nucleo regionale Port State Control della Direzione Marittima di Cagliari, è quello di eseguire un monitoraggio constante di natura ambientale sulle navi che scalano il porto e dievitare, conseguentemente, ogni tentativo di abbandono di rifiuti in mare azione che provoca gravi danni all’ambiente marino.

Condividi questa notizia: