Oristano e il dramma delle terapie oncologiche. Interrogazione di Patrizia Cadau

“Negare ai cittadini la possibilità di curarsi significa costringerli a morire”.

Sono le dichiarazioni della consigliera comunale di Oristano, Patrizia Cadau: oggi ha protocollato un’interpellanza urgente sul tema delle mancate cure nell’ospedale di Oristano. L’atto trae spunto dalla vicenda di una cittadina oristanese, paziente oncologica, costretta ad andare a Nuoro a curarsi.
La signora però è impossibilitata a muoversi, debilitata da altra patologia e dall’età, e rifiuta l’ulteriore disagio dato dalla trasferta.
“Insomma i cittadini di Oristano si vedono mutilati dei loro servizi essenziali- dichiara la Cadau- e la politica se ne ricorda solo in tempi elettorali. Ad ogni convocazione di consiglio straordinario sulla materia, arrivano tutti: dirigenti, assessori, vice, consiglieri, a fare spallucce: a sentire loro va tutto benissimo. Ma soprattutto ripetono questo mortificante “non siamo qui a cercare colpevoli”. E invece sì. Io voglio sapere chi sono i colpevoli! – aggiunge rammaricata la consigliere dei 5 stelle-
“Cerchiamo di capire come mai, dal 2016, da Oristano vengano fatte richieste perché il reparto di oncoematologica sia iscritto tra i Centri preposti alla somministrazione di farmaci innovativi tumorali, e dall’altra parte assessorati e responsabili del servizio rispondano picche”.
Ecco il perché dell’interpellanza urgente al Sindaco, che in quanto tale è responsabile e garante della salute nel proprio territorio, oltre che Presidente del Comitato di distretto socio-sanitario di Oristano dal 06.11.2017.
“Per chiedergli, ancora, di intervenire nelle dovute sedi, fare domande, pretendere risposte e nel caso si voglia incatenare in qualche ufficio fargli sapere che mi rendo disponibile a fargli compagnia”.

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