Oristano e il turismo crocieristico. Prospettiva Aristanis: “Così non serve”

L’arrivo della nave Costa Diadema porta ad una riflessione sul piano crocieristico e sui suoi obiettivi. “Tutte le iniziative atte a migliorare il comparto turistico sono lodevoli, ma devono essere strutturate nell’ottica di maggior sviluppo e secondo le regole del mercato. Non è pensabile di ospitare 1 o 2 navi all’anno esclusivamente quando le compagnie di crociera trovano il
molo Rinascita del porto di Cagliari già occupato, ma serve una pianificazione a monte, con un accordo che
porti non meno di 30 navi all’anno e con orario di sbarco più ampio”.

Da sx, Gianfranco Licheri, Paolo Angioi e Davide Tatti

Queste le considerazioni del gruppo consiliare Prospettiva Aristanis, composto da Gianfranco Licheri, Paolo Angioi e Davide Tatti. “Nelle condizioni attuali un affluenza così bassa non sviluppa il territorio, né le aziende locali ma “stressa” il sistema in essere senza frutti. Viceversa una presenza costante favorisce la crescita e gli investimenti dei singoli imprenditori. In tal modo si riducono i costi
dell’accoglienza senza che sia un onere a perdere a carico delle casse del Comune di Oristano”

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