Oristano. Fa discutere l’apertura del Sert in Via Casula

La Assl di Oristano ha deciso di spostare i locali che ospitano il Servizio per le tossicodipendenze: da Via Michele Pira a Via Casula, in un condominio che ospita famiglie e in una zona residenziale della città.

Una decisione che, come prevedibile, non ha incontrato i consensi di chi abita in quel quartiere. Anche perché il Sert ha iniziato la sua attività da pochissimi giorni e nei paraggi del palazzo che lo ospita sono state trovate le prime boccette di metadone.

Confezioni di metadone abbandonate sopra un vaso

Gli abitanti del quartiere avevano il sentore che qualcosa dovesse accadere qualche mese fa, ma poi sembrava tutto svanito in corrispondenza del lockdown. E invece, da martedì 28 Luglio il Servizio ha iniziato ad operare in Via Casula. Il malcontento dei residenti è palese, anche perché pare che il condominio abbia uno statuto che parla chiaro: non si possono affittare gli appartamenti per usi diversi da quello abitativo.

Il condominio che ospita il Sert

La Assl ha deciso il trasferimento, perché i locali di Via Michele Pira non erano ritenuti idonei, né sicuri per pazienti e operatori. Nel piano triennale delle opere è prevista la realizzazione del nuovo Sert per 1 milione e 800mila euro (non ancora finanziati), per cui “la volontà è quella di realizzare una nuova struttura che sarà la sede definitiva del Sert”, fanno sapere dalla Direzione Generale.

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