Oristano. La campagna vaccinale scatena le polemiche tra Asl e medici

“La direzione generale della Asl 5 di Oristano conferma quanto affermato ieri. Le dichiarazioni del segretario della Fimmg Peppino Canu sul presunto rischio contagio da virus influenzale per 20 mila persone nella provincia di Oristano, per un presunto ritardo nella consegna dei vaccini ai medici di base, potrebbero creare un allarme sociale. Così come non rispondono al vero le dichiarazioni del dottor Canu su un presunto ritardo nell’avvio della campagna vaccinale nella Asl 5 rispetto ad altre aziende sanitarie isolane”.

E’ la risposta del direttore generale della Asl 5 di Oristano, Angelo Maria Serusi, alle dichiarazioni fatte dall’Ordine dei Medici della Provincia di Oristano, intervenuto in difesa del segretario FIMMG. “Dottor Canu ha semplicemente esposto, pressato dalla richiesta dei pazienti e dei colleghi del territorio, una situazione veritiera fino a domenica scorsa, e ha voluto segnalare che nelle altre ASL della Sardegna le vaccinazioni sono iniziate subito dopo l’accordo regionale del 24 ottobre, oltre che un ingiustificato ritardo nella presentazione della campagna vaccinale in provincia di Oristano che è avvenuta solo sabato 11 novembre”.

“La campagna vaccinale nella Asl di Oristano non è in ritardo rispetto ad altre aziende sanitarie – replica Serusi -, dove si sta svolgendo a macchia di leopardo o addirittura partirà solo nei prossimi giorni”. Il direttore generale stamattina ha ricordato che “nella prima settimana di lavoro di medici ed operatori sanitari sono stati somministrati oltre due mila vaccini anti influenzali e mille vaccini anti Covid. Sono stati vaccinati anche decine di anziani di dieci case di riposo di tutto l’oristanese. Mancano all’appello ancora due strutture, che ospitano sempre anziani e che saranno raggiunte dallo staff del Dipartimento di Igiene e Prevenzione in questi giorni”.

Solo da stamattina, però, i vaccini sono a disposizione dei medici, “perché solo da pochi giorni abbiamo ricevuto la disponibilità degli stessi medici di base ad effettuare i vaccini” – ha spiegato la Asl.

Parole che non convincono L’Ordine dei Medici: “Riteniamo che la critica possa essere uno stimolo positivo per il miglioramento delle procedure e la trasparenza nelle comunicazioni. Tuttavia, sottolineiamo l’importanza di un approccio costruttivo e di un confronto aperto, evitando contrapposizioni sterili e non giustificate”.

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