Oristano. Muro contro muro in consiglio comunale sul Bilancio 2023

Muro contro muro, in Consiglio comunale a Oristano. La seduta di ieri sera è andata avanti sino alle 2 del mattino: la minoranza di centro sinistra ha presentato i primi 35 emendamenti al bilancio di previsione, quindici firmati da Francesco Federico (Oristano Democratica e Possibile) e venti da Umberto Marcoli (Oristano Più). Tutti bocciati da una maggioranza compatta, con 15 voti compresi quelli di Prospettiva Aristanis, che non è mai intervenuta nel dibattito.

Prima del dibattito sugli emendamenti, è arrivato il fuoco di fila della minoranza sulla discussione generale del bilancio 2023. L’unico intervento della maggioranza è stato quello di apertura di Gigi Mureddu (Forza Italia), presidente della commissione Bilancio, ha affermato: «Gli 83 progetti finanziati nell’ambito del Pnrr costituiscono l’ossatura del Piano triennale dei lavori pubblici che non è più un libro dei sogni, come spesso veniva definito, ma presto sarà realtà».

Umberto Marcoli (Oristano Più) ha ammonito la maggioranza sul fatto che, in base a una recente sentenza del Tar Puglia, l’approvazione del Bilancio nella stessa seduta del Documento Unico di Programmazione potrebbe portare all’annullamento del documento finanziario, con gravi conseguenze per i conti del Comune. «Non c’è nessuna visione, nessun sogno per questa città: manca una leadership che metta Oristano nelle condizioni di crescere».

Giuseppe Obinu (Partito Democratico): «Avete già sprecato il primo anno dei cinque a vostra disposizione senza far nulla: è meglio che il sindaco si dimetta, senza far perdere altro tempo alla città».

Francesca Marchi (Oristano Più): «Il bilancio non ha un’anima, è un elenco di fatti senza alcuna visione. Il sindaco chiede pazienza, ma è difficile averla con un orizzonte così confuso».

Carla Della Volpe (Oristano Più): «Un bilancio deludente, incapace di gestire l’ordinario e senza programmazione per lo straordinario. La maggioranza è inadeguata al governo della città».

Efisio Sanna (Oristano Più): «In questo anno vi siete solo preoccupati di gestire le poltrone ed è inutile dire che non avete aumentato la pressione fiscale, dato che l’Irpef è raddoppiata per tutti gli oristanesi. Speravamo di cogliere segnali di novità, ma non li abbiamo visti».

Francesco Federico (Oristano Democratica e Possibile): «Il silenzio della maggioranza su un tema come il Bilancio è un fatto grave. Avete impiegato un anno a litigare e i risultati si vedono in questo bilancio».

Maria Obinu (Pd): «Mancano troppi temi fondamentali per Oristano. Il Dup è stato scritto senza l’intervento di sindaco e assessori e i dirigenti prenderanno sicuramente il premio per aver raggiunto gli obiettivi al 100 per cento, dato che gli obiettivi sono minimi».

Sergio Locci (Aristanis): «Come può Oristano ambire a un ruolo guida, per il territorio, se in questo documento non è presente una visione del futuro della città? L’attività della giunta è in totale continuità con la precedente, anche se in campagna elettorale si era detto che non sarebbe stato così, e non vedo un’idea originale e propria di questa maggioranza».

Gli emendamenti

I primi 15 erano stati presentati da Francesco Federico (Oristano Democratica e Possibile). Eccone alcuni: consentire l’addebito della Tari direttamente sul conto corrente; attivare un partenariato pubblico-provato per realizzare un impianto crematorio al cimitero di Oristano; individuare un’area cimiteriale per Torregrande; istituire un portale per rendere più semplici le adozioni dei cani custoditi al canile comunale; istituire un ricovero felino e promuovere la sterilizzazione dei gatti randagi; valorizzare sul piano commerciale e culturale prodotti tipici come mostaccioli e vernaccia, creare uno sportello disabilità, trasferire il dormitorio pubblico per senzatetto previsto a Donigala a Oristano.

Ben 43 gli emendamenti presentati da Umberto Marcoli (Oristano Più), ieri ne sono stati presentati e respinti dalla maggioranza 20. Eccone alcuni: istituzione dell’assessorato alla Sostenibilità, avviare una collaborazione con Forestas per un piano di forestazione della città e per valorizzare l’ex complesso forestale di Paberile e i boschi di Monte Arci, la pedonalizzazione del centro storico, la creazione di un polo scientifico agricolo di ricerca e sviluppo.

Il dibattito riprenderà stasera alle 18.

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