Ospedale Oristano. La Regione batte un colpo su oncoematologia

“Percorreremo ogni strada possibile per dare a Oristano un centro di oncoematologia funzionale ed efficiente, che risponda alle necessità del territorio e della comunità. La grande emergenza che oggi anche la nostra Isola sta vivendo in seguito all’epidemia del Covid-19 non ci fa dimenticare di tutte le altre patologie e dei Sardi che ogni giorno hanno bisogno di assistenza e cure, talvolta costretti a sopportare sacrifici per potersi spostare in presidi lontani dal proprio territorio”. Lo dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas, dopo le polemiche sollevate da alcune associazioni per la mancanza dell’Unità ospedaliera. Oggi i pazienti sono costretti a migrare in altri ospedali per ricorrere alle cure. Molti però non possono farlo, come successo mesi fa ad una paziente, che stava rinunciando al trattamento oncologico.

L’ospedale San Martino potrà continuare, per ora, il trattamento sui pazienti attualmente in terapia, ma non prenderne in carico di nuovi: “Oggi – spiega l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – non è formalmente accreditato per la somministrazione di terapie oncoematologiche. Una situazione che intendiamo risolvere attraverso la revisione delle reti di cura dell’isola. Superata l’emergenza Coronavirus – conclude Nieddu – il nostro obiettivo è quello di invertire una tendenza che è andata nella direzione del depauperamento per troppo tempo, portando scompensi di cui oggi ci troviamo a pagare il prezzo. L’attuale configurazione delle reti di cura del sistema sanitario regionale, che impedisce a Oristano di avere un centro di oncoematologia, sarà rivisto nell’ottica di una maggiore aderenza alle necessità del territorio”.

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