Parroco oristanese vittima di estorsione. Almeno 300 mila euro ceduti ad una donna

Mariella Ore, 54 anni di Bonarcado, si trova in carcere, colpevole di estorsione aggravata nei confronti di un prete anziano dell’oristanese, le cui generalità non sono state rese note per motivi legate alla privacy.

Maria (nota Mariella) Ore, la donna arrestata

“La truffa è iniziata nel Novembre 2017 ai danni di diverse persone, ma dal Maggio 2018 si è intensificata nei confronti del sacerdote ha spiegato il Procuratore Ezio Domenico Basso – diventando una vera e propria estorsione aggravata”.

Al sacerdote, che per soddisfare le richieste della donna chiedeva aiuto anche ad altre persone, sono stati sottratti centinaia di migliaia di euro, in contanti o anche attraverso bonifici online. Oltre alla truffa, si è profilato a un certo punto il reato dell’estorsione aggravata per minacce. Il profilo delinquenziale della donna era molto alto, ma il sacerdote la dipingeva come persona fragile e debole.

A delineare il profilo dell’indagata è lo stesso Gip, che nell’ordinanza di custodia cautelare è addirittura più severo della stessa richiesta del Pm: “L’attività ha fatto emergere la pressante continuità delle minacce, con una condotta assillante finalizzata ad ottenere in ogni modo le somme. Per esempio, minacciando scandali presso la Curia per le somme già ricevute o manifestando intenzioni di suicidio, se non avesse avuto i denari”.

Per rendere ancora più credibili le richieste, la Ore, nelle sue continue telefonate, impersonificava anche altre personaggi: per esempio, “chiamava il parroco dicendo di essere la fantomatica moglie di un fantomatico magistrato di Oristano, che consigliava il sacerdote sulla cessione di denaro – racconta il Colonnello David Egidi, capo del nucleo operativo – Ma sapeva fare molto bene anche le voci maschili, come testimoniano i colleghi carabinieri, che hanno ascoltato le intercettazioni. Qualche volta “interpretava” Antonello, un presunto funzionario bancario che testimoniava le difficili condizioni della donna!”

Negli ultimi 45 giorni, durante il periodo di pandemia, Mariella Ore ha effettuato 256 telefonate al cellulare del sacerdote e 66 volte lo ha raggiunto all’utenza fissa. 322 telefonate in 45 giorni, una media di circa 7 chiamate al giorno, più alcune visite personali in abitazione. “Una vera e propria persecuzione” scrive il Gip nell’ordinanza.

La donna aveva anche “mappato” persone di fiducia del parroco e chiamava anche loro per convincerli del suo stato di disperazione.

Il sacerdote, probabilmente, non è l’unico truffato. “Abbiamo motivo di ritenere che la signora Ore abbia raggiunto anche altre persone – ha dichiarato il Procuratore Ezio Domenico Basso – Facciamo appello a chiunque abbia avuto a che fare con la signora, affinché si rivolga ai carabinieri di Oristano”.

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