Sartiglia e veleni. Primo round ai fratelli Serra nella causa per calunnia a Falchi e Contini
Il giudice Anne Cecil Pinello ha rigettato l’istanza di archiviazione che la Procura di Oristano aveva chiesto per la causa intentata dai fratelli Francesco e Marco Serra nei confronti di Pierpaolo Falchi e Padre Paolo Contini.
Denuncia per calunnia quella che i due fratelli sartiglianti hanno affidato all’avvocato Carlo Pau. I fatti risalgono all’ormai famigerata Sartiglia del 2018.
Dell’accusa per lo scambio di provette all’antidoping vengono coinvolti anche Francesco Serra e suo fratello Marco. In realtĆ , come dimostrato dall’esame DNA fatto a loro carico, solo quest’ultimo era stato chiamato a fare il test dell’urina, risultando peraltro negativo. Eppure, dopo la Sartiglia sono seguiti 10 mesi di articoli sulla stampa locale, coi loro nomi in bella evidenza. Secondo i cavalieri, colpa di una testimonianza fatta da Pierpaolo Falchi e Padre Paolo Contini, i cui nomi sono stati richiamati negli atti della Procura, a sostegno dell’accusa. Nei verbali, si leggono i virgolettati dei due presunti testimoni, che alla Polizia dichiararono di aver saputo che anche Francesco Serra era stato chiamato all’antidoping.
Adesso che l’istanza di archiviazione ĆØ stata respinta, si aprono le indagini. Per calunnia, appunto. E l’accusa chiamerĆ a testimoniare 3 persone, ritenute cruciali: i cavalieri Antonio Giandolfi e Peppe Catapano e Alessandro Cuccu, persona che aveva il compito di dare una mano a Francesco Serra, durante le fasi della corsa.
Saranno loro, probabilmente, a confermare che Francesco Serra non si ĆØ mai recato a fare l’esame antidoping e che di conseguenza le testimonianze di Pierpaolo Falchi e Padre Paolo Contini sarebbero fasulle. Entro 90 giorni, la chiusura delle indagini per l’eventuale rinvio a giudizio.