Carenza di medici di famiglia. A Terralba file e disagi, la Asl 5 fa chiarezza

In merito alla situazione creatasi nella mattinata di ieri, lunedì 6 maggio, per la scelta del medico di medicina generale presso il Poliambulatorio di Terralba, la Direzione della Asl 5 di Oristano, “ben comprendendo il disagio degli utenti per le lunghe attese verificatesi allo sportello e per l’impossibilità, da parte di alcuni, di effettuare la scelta del medico attraverso il portale on line, chiarisce alcuni punti”.

Inizia cosi’ un comunicato stampa divulgato dalla Asl di Oristano per giustificare quella che in molti ieri hanno definito “un’autentica vergogna”, riferendosi alle lunghe file che si sono create per la corda ai 500 posti della dottoressa Magnolia.

In primo luogo – scrive l’ufficio stampa della Asl -, “va specificato che nell’ambito territoriale 3.1 (che comprende i comuni di Arborea, Marrubiu, San Nicolò d’Arcidano, Terralba e Uras) oltre 7.000 cittadini sono privi di medico di famiglia, mentre le nuove disponibilità di posti presentatesi ieri erano limitate a 500 assistiti: una disparità fra domanda e offerta che ha causato fisiologiche e inevitabili code, gestite dalla Asl al meglio delle sue possibilità, attraverso la distribuzione della numerazione per organizzare le file e la professionalità degli operatori allo sportello.”

“Va anche chiarito che la scelta del medico on line sul portale regionale Zenteweb non poteva essere effettuata dai pazienti privi di medico di famiglia, in quanto per la prima assegnazione del medico è necessario presentare documenti che è possibile consegnare, verificare e validare solo allo sportello”.

“nfine rispetto all’osservazione, mossa da alcuni, che sarebbe stato opportuno dare priorità, nella scelta del medico, ai pazienti anziani e fragili, è da sottolineare che il personale amministrativo presente allo sportello, così come il sistema del portale web, non ha alcuna facoltà di entrare nel merito delle condizioni di salute dei pazienti, né di stabilire delle priorità, ed è la normativa stessa a non prevederlo, in quanto in una condizione di normalità tutti i cittadini, fragili e non, dovrebbero avere accesso all’assistenza medica di base. Proprio nell’ottica di restituire questo diritto a tutti i pazienti, la Asl 5 di Oristano ha istituito il progetto-pilota degli Ambulatori straordinari di comunità territoriali (Ascot) – 33 quelli attivi oggi in provincia – che hanno funzioni e compiti equivalenti a quelli dei medici di famiglia e che garantiscono un’assistenza sanitaria di base agli oltre 22.000 cittadini della provincia di Oristano privi di medico di famiglia. Uno sforzo organizzativo imponente, che ha permesso di fronteggiare il problema della carenza di medici di famiglia e che è diventato un modello anche per le altre aziende socio-sanitarie sarde”.

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