Cabras. “Sul suolo pubblico ricatto amministrativo del Comune”
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Cinque consiglieri di minoranza, Antonello Manca, Gianni Meli, Federica Pinna, Lello Fara e Sara Meli, attaccano la giunta Abis sulle decisioni relative la concessione del suolo pubblico ai commercianti.
Lo fanno attraverso un’interpellanza, che pubblichiamo integralmente:
Premesso che: la norma contenuta nel DL n°34/2020, pubblicato nella gazzetta ufficiale il 19 maggio 2020, all’articolo 181 prevede l’esonero parziale del pagamento della Tosap e Cosap da parte delle imprese di pubblico servizio esercizio, titolari di concessioni e di autorizzazioni concernenti l’utilizzo del suolo pubblico.
- l’esenzione del pagamento della Tosap e Cosap, è previsto per il periodo che decorre dal 1 maggio al 31 ottobre.
- la finalità di tale decreto, è di natura emergenziale, temporanea ed eccezionale, che favorisce la ripresa delle attività economiche sospese con il DCPM del 10 aprile 2020.
Visto che: le delibere di giunta comunale n°68 e 69 del 09/06/2020, di avvio dei programmi di intervento per la sicurezza urbana e il rilancio delle attività economiche cittadine, al seguito delle limitazioni imposte dall’emergenza COVID-19, ai sensi del decreto n°34 del 19 maggio 2020.
I Consiglieri del Comune di Cabras Antonello Manca, Gianni Meli, Antonello Fara, Sara Meli e Federica Pinna interrogano il Sindaco e la giunta comunale per sapere, anche con risposta scritta: - per quale ragione la disponibilità del suolo pubblico gratuita è stata concessa ad alcune attività economiche solo dal 12 giugno 2020? 43 giorni dopo dalla pubblicazione del DCPM n°34 del 19 maggio 2020 sulla gazzetta ufficiale, che esso disponeva i comuni la possibilità di poter concedere il suolo pubblico gratuito alle attività commerciali.
- Quanto tempo deve passare per quelle attività che ancora non hanno avuto la disponibilità del suolo pubblico da parte del comune?
- Quali criteri e tempistiche sono state adottate dall’amministrazione comunale per decidere quali attività possono usufruire del suolo pubblico gratuito? È quanto spazio possono
occupare? - Per quale motivo , con l’emergenza Covid-19 si sono inasprite le sanzioni verso i cittadini, soprattutto con la mancanza di parcheggi e lo stravolgimento del traffico nel centro storico, causando, non solo delle sofferenze economiche a sorpresa verso i cittadini, ma anche alle attività che vedono i loro clienti allontanarsi dal centro storico., quasi come se ci fosse un clima di caccia al trasgressore, penalizzando i cittadini ma favorendo sopratutto le casse del comune.
- Per quale motivo il rilascio dello spazio è subordinato al pagamento delle annualità o pendenze pregresse, quando la situazione attuale nata per fronteggiare l’emergenza e la mancata apertura negli ultimi tre mesi è stata intesa dal governo quale misura eccezionale per la ripresa delle attività. Il pagamento di eventuali pendenze deve prescindere dalla concessione immediata degli spazi utili a lavorare in sicurezza, mentre il recupero di eventuali debiti deve seguire il normale iter procedurale senza che lo stesso implichi la negazione alla concessione di spazi utili a lavorare.
- Nel qual caso, il comune opera nei confronti degli esercenti un ricatto amministrativo.