Centenario della Madonna di Bonaria. A Marceddì “sa festa ‘e mari” diventa grande
Un secolo in cui fede, senso di comunità, cultura e tradizione si sono intrecciati a formare una storia unica, quella di Marceddì, della sua gente e della “festa ‘e mari”.
Per l’importante anniversario del Centenario dei Festeggiamenti e Incoronazione di Nostra Signora di Bonaria di Marceddì- Terralba, il comune di Terralba e la parrocchia della Beata Vergine di Bonaria in Marceddì, in collaborazione con il Comitato del Centenario Nostra Signora di Bonaria di Marceddì e altri soggetti del territorio, con il sostegno della Regione autonoma della Sardegna Assessorato del Turismo e il Coordinamento organizzativo dell’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo, ha messo in piedi un nutrito calendario di appuntamenti.
Un anno di preparazione, 100 mila euro di finanziamento della Regione Sardegna, e un gruppo di lavoro che oltre a Comune e Parrocchia N. S. di Bonaria di Marceddì, include il Comitato dei Festeggiamenti, un nutrito gruppo di volontari, Proloco, e tanti altri partner: il risultato è un calendario di eventi, ancora in progress, che nei prossimi 4 mesi celebrerà questi cento anni di storia e devozione.
“E’ dal 2022 che con Don Mattia Porcu, parroco di N. S. Bonaria in Marceddì, abbiamo iniziato a progettare questo anniversario e cercato il coinvolgimento della Regione, che non ci ha fatto mancare il suo supporto” ha detto il sindaco Sandro Pili, “Questa festa è il simbolo del nostro territorio e stiamo lavorando con l’assessorato regionale per farla entrare di diritto nella filiera regionale del turismo culturale e religioso”.

Il consigliere regionale Emanuele Cera aggiunge: “Non ho avuto difficoltà come rappresentante di questo territorio a trovare supporto nell’assessorato regionale al turismo e l’emendamento alla finanziaria da me fortemente voluto è stato approvato” ha spiegato, “questo centenario è per noi una sfida e un nuovo inizio, la festa di N. S. di Bonaria infatti ha un ruolo cruciale per valorizzare il nostro territorio e le sue numerose risorse”.
Gli appuntamenti religiosi.
L’evento religioso principale sarà l’incoronazione del simulacro della Vergine il 12 Agosto, alla presenza del cardinale Arrigo Miglio e dell’arcivescoco di Oristano e Ales- Terralba Roberto Carboni: “Un gesto che rappresenta simbolicamente il ruolo fondamentale di Maria nella nostra vita di credenti” ha spiegato il parroco Don Mattia Porcu, “questa festa è un evento chiave per l’identità di questo luogo, non si può parlare di Terralba senza parlare di N.S. di Bonaria, la nostra storia si è costruita attorno a questo evento, voluto nell’agosto 1924 da un piccolo gruppo di pescatori”.

Ed è per questo che il resto dei festeggiamenti religiosi ha mantenuto la tradizionale scansione delle celebrazioni, per tenere l’ordinarietà dei gesti di devozione dell’ultimo secolo: venerdì 18 Agosto S. Messa e pellegrinaggio a piedi per 13 km con il simulacro della Vergine da Terralba a Marceddì, preceduta da un corteo di moto e motorini che rumoreggiano e festeggiano, scortata dai fedeli a piedi.
Sabato 19 il simulacro sarà portato in processione per le vie della borgata, mentre la domenica 20 Agosto si compie uno dei momenti più emozionanti di tutta la festa religiosa, la tradizionale processione in mare, preceduta dalla celebrazione della Messa, a cui seguono anche altre celebrazioni eucaristiche. La Santa viene posta su un peschereccio, adornato di bandierine, ed inizia la processione che l’accompagna sullo specchio d’acqua, seguita dai fedeli in barca. Infine sabato 26 Agosto il rientro con processione a piedi di N. S. di Bonaria a Terralba.
“Abbiamo assunto un compito impegnativo e carico di responsabilità ma soprattutto un onore” spiega la presidente del comitato dei festeggiamenti Roberta Cicu, “saremo presenti negli aspetti civili e religiosi perchè il centenario è un evento unico e nella nostra comunità è sentito da tutti”.
La storia.
Tutto ha avuto inizio il 24 agosto 1924 quando, su iniziativa di un gruppo di pescatori, venne istituita la festa della Madonna di Bonaria che portò 6 anni dopo alla edificazione della Chiesetta B.V. di Bonaria nel borgo di Marceddì con il contributo di tutti i terralbesi. Fu Battista Manca che offrì il terreno alla diocesi per la sua costruzione attraverso una raccolta fondi. È conservato un documento con il quale il questore della provincia di Cagliari, di cui allora faceva parte anche il Terralbese, autorizzava il signor Battista Manca a raccogliere dei fondi per costruire la chiesa, il documento risale al 13 Agosto del 1927. La costruzione della chiesa inizia nel 1927, è ultimata nel 1929 e benedetta solo il 17 agosto 1930 dal parroco Don Telesforo Onnis.
Questo week end i primi 2 appuntamenti del programma civile.
Cento anni appena compiuti ma la festa è sempre giovane. Inizia con “Dj in laguna” e “Calici di Stelle” sabato 29 e domenica 30 Luglio il cartellone degli eventi per il Centenario dei festeggiamenti. “Si tratta di due eventi che introducono il centenario e valorizzano il nostro territorio” spiega l’assessora al Commercio, Attività Produttive e Spettacolo Rosella Orrù “si vuole sia invitare alla scoperta della nostra vocazione enogastronomica con “Calici di Stelle”, ma anche con “DJ in Laguna” raggiungere il target dei più giovani attraverso una serata musicale che li avvicini alla scoperta del territorio e del culto di Bonaria di cui Marceddì è il cuore”. Per questo motivo era presente alla conferenza anche l’assessora alle borgate Maura Mura, che avrà l’onere di rendere più ordinata e accogliente la borgata di Marceddì.
Sabato 29 Luglio alle ore 20 a Marceddì si comincia con “DJ in Laguna”, con la musica dance suonata dai migliori DJ dal tramonto sino all’alba. Si alterneranno alla consolle per far ballare il popolo della notte Zona Trap, dj Sandro Murru, Fabio Casu, Chris Loi, Gianluca Littera – dj Lillo, e la tanto attesa guest Sammy Moore e la vocalist Rebekka Vox. Ad accompagnarli ballerini e ballerine che arricchiranno lo spettacolo insieme ai giochi di luci e fuoco. Il borgo di Marceddì con la cornice suggestiva del suo specchio d’acqua, le case dei pescatori e la natura si trasformerà in una discoteca sotto le stelle per tutti gli amanti della dance. Sono tanti i fan di questo evento che dopo 4 edizioni, aspettano ogni anno l’occasione di trascorrere una serata unica nel suo genere.
Si prosegue Domenica 30 Luglio alle ore 20, a Terralba, nella splendida cornice di Piazza Cattedrale “Calici di Stelle” per degustare le migliori produzioni di vini delle cantine del campidano. La tradizionale rassegna enogastronomica, curata dalla Proloco presieduta da Pino Diana, in collaborazione le cantine locali, intende valorizzare i prodotti e la tradizione vitivinicola del territorio, un obiettivo ufficializzato dalla sua adesione all’associazione nazionale Città del vino. Le cantine presenti coi propri prodotti sono le 4 cantine di Terralba: Cantina Melis, su Cuppoi, Azienda vinicola Lotta, cantina del Bovale, a cui si uniscono la cantina di Marrubiu Quarto moro di Sardegna e la cantina di Mogoro. I visitatori potranno acquistare a propria scelta uno o più coupon per le degustazioni: è disponibile infatti un biglietto per la degustazione di 2 vini, uno per la degustazione di 4 vini e uno per la degustazione di formaggi, salumi e prodotti locali. Ma oltre a far conoscere e valorizzare i prodotti agricoli locali, l’evento prevede diversi spettacoli musicali: s’inizia alle 19 con il concerto vocale e strumentale Madre nostra, presso la cattedrale di San Pietro, a cui seguirà all’aperto lo spettacolo delle Kanusie, band rock tutta al femminile.
Prospettive turistiche e di crescita economica
La particolarità dei festeggiamenti del Centenario è legata a doppio filo al valore ambientale del territorio che la ospita e alla capacità della manifestazione di collegare la fede religiosa alla tradizione territoriale che la rende di fatto, per la trasversalità delle attività connesse, un momento di comunità molto sentito in grado di avvicinare un pubblico molto variegato per fascia di età e provenienza, realizzando un connubio tra rito religioso e rito civile.
La manifestazione da anche l’opportunità per far conoscere la cultura sarda a 360°, dalla tradizione popolare attraverso gli aspetti linguistici, storici e sociologici; agli aspetti spirituali legati alle celebrazioni, con l’auspicio che diventi un volano per la crescita del territorio terralbese e limitrofo sul piano economico, sociale e culturale. La manifestazione che ogni anno accoglie nella settimana dei festeggiamenti circa 15 mila presenze tra devoti, turisti e residenti, rappresenta un’importante vetrina per il territorio che può mostrarsi a 360 gradi: le tradizioni e le eccellenze enogastronomiche, naturalistiche e marine, architettoniche fino a quelle immateriali legate alla spiritualità.