Coldiretti inaugura la nuova sede di Ales

Coldiretti Oristano continua a riorganizzare la sua presenza sul territorio con l’inaugurazione della nuova sede dell’ufficio zona di Ales, che si trasferisce in Corso Cattedrale 31. La cerimonia ufficiale si è svolta questa mattina alla presenza del presidente provinciale Paolo Corrias e del direttore provinciale Emanuele Spanò, del sindaco di Ales, Francesco Mereu, del segretario del vescovo, Don Emanuele Deidda, dei presidenti di sezione dei Comuni appartenenti all’ufficio zona e del segretario, Enrico Grussu con tutto il personale dell’ufficio, a testimonianza dell’importanza strategica di questa nuova sede.

L’ufficio zona di Ales è uno dei sette presidi operativi che compongono la Federazione provinciale di Oristano, insieme a quelli di Arborea, Cabras, Cuglieri, Ghilarza, Oristano e Terralba. Questo presidio rappresenta il punto di riferimento per 24 Comuni della zona interna, fornendo servizi e supporto agli agricoltori e agli allevatori locali. L’inaugurazione della sede di Ales rappresenta anche un segnale concreto di vicinanza al territorio.

L’interno degli uffici Coldiretti di Ales

“Inauguriamo un nuovo ufficio per rilanciare un segnale concreto della grande attenzione che Coldiretti dedica al territorio – dichiarano il presidente Paolo Corrias e il direttore Emanuele Spanò – siamo consapevoli delle difficoltà che alcune aree della nostra regione stanno affrontando, tra lo smantellamento dei servizi essenziali e il rischio di spopolamento. Per questo, anziché arretrare, abbiamo scelto di rafforzare la nostra presenza con investimenti mirati sulle sedi e sulle risorse umane, per garantire un supporto ancora più efficace alle imprese agricole nostre associate”.

Coldiretti si conferma quindi come un corpo intermedio che funziona, un’organizzazione che resta tra la gente e al servizio della comunità. “Essere sul territorio, tra i cittadini e gli imprenditori agricoli, significa essere davvero vicini ai loro bisogni e rappresentare le loro istanze. Le nostre sedi non sono semplici uffici, ma punti di riferimento per chi lavora la terra, per chi produce e contribuisce a mantenere viva l’economia locale”.

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