Coronavirus. La Questura di Oristano attiva nei controlli. Denunce? Non si sa!
Lo stato di emergenza dovuto all’evolversi della situazione epidemiologica e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, con un costante incremento dei casi su tutto il territorio nazionale, ha reso necessaria l’adozione di adeguate misure da parte della Polizia di Stato, al fine di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
A tal fine, la Questura di Oristano, in ossequio a quanto previsto dall’art. 1 del D.C.P.M. dell’8, 9 e 11 marzo u.s. e dell’ordinanza n. 5 del 9.03.2020 del Presidente della Regione Sardegna, e in
attuazione delle direttive del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ha predisposto specifici servizi dedicati, finalizzati ad assicurare un rigoroso rispetto delle misure di contenimento previste.
Elemento fondamentale per controllare la diffusione del COVID-19 è la limitazione deglispostamenti sul territorio, che risultano consentiti unicamente per ragioni lavorative, di salute, per altre inderogabili necessità (quali ad esempio l’acquisto dei beni essenziali), e per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Gli operatori della Polizia di Stato hanno improntato il loro servizio di controllo, con finalità di prevenzione, al riscontro della veridicità delle autocertificazioni, necessarie per giustificare le ragioni sottese agli spostamenti, alla effettiva chiusura delle attività commerciali al dettaglio, di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, e di coloro che erogano servizi alla persona.
I controlli alle persone sono stati orientati anche alla verifica del rispetto dell’obbligo di autodenuncia e relativa quarantena prevista dall’ ordinanza n. 5 del 9.03.2020 del Presidente della Regione Sardegna, per coloro che abbiano raggiunto l’isola nei 14 giorni antecedenti all’emanazione del
provvedimento.
Gli operatori su strada hanno anche sensibilizzato e informato i cittadini circa l’importanza del rispetto delle restrizioni, elemento fondamentale per evitare il propagarsi del contagio da coronavirus.
La Questura informa che sono in corso le verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni poste a giustificazione degli spostamenti, ricordando che la falsità delle dichiarazioni e gli spostamenti non giustificati dalle tassative motivazioni di urgenza e necessità saranno segnalate alla Procura della Repubblica per i reati previsti dagli artt. 695 c.p. (Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri) e 650 c.p. (Inosservanza dei
provvedimenti dell’autorità).