
Fauna selvatica fuori controllo. Cera (Fdi) chiede ristori e abbattimento selettivo
Il consigliere regionale Emanuele Cera, unitamente all’intero gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con una interrogazione rivolta al presidente Todde ed agli assessori regionali dell’ambiente e dell’agricoltura, denuncia il mancato controllo e contenimento dell’eccessiva proliferazione della fauna selvatica nelle campagne e nelle periferie urbane della Sardegna. Tra le tante emergenze, che affliggono il comparto agricolo isolano ultimamente si registra l’eccessiva ed incontrollata proliferazione di alcune specie di fauna selvatica, che sta saccheggiando le colture agricole primaverili ed estive, determinando ingenti danni alle aziende agricole oltre che una vera e propria emergenza ambientale. Una situazione di enorme gravità come è, peraltro, già stata denunciata dalle organizzazioni professionali di categoria che, nel mese di giugno scorso, si sono mobilitate sotto le Prefetture, al fianco di allevatori e agricoltori sardi, per lanciare un accorato grido d’allarme, rivolto alle istituzioni regionali, auspicando interventi immediati.
Negli ultimi anni, la Sardegna sta vivendo una preoccupante proliferazione della popolazione di fauna selvatica, la cui crescita non controllata sta causando ingenti danni alle colture agricole e gravi pericoli anche per la pubblica incolumità. Emanuele Cera (FDI), è intervenuto per farsi portavoce del grande malessere, che in alcuni casi rasenta la disperazione, del mondo agricolo isolano ed in particolare degli operatori agricoli della Provincia di Oristano, ma non solo, in relazione agli innumerevoli danni causati alle colture agricole, quando stanno per giungere a maturazione, le quali vengono irrimediabilmente danneggiate in campo ad opera di diverse specie di fauna selvatica. «L’eccessiva presenza di fauna selvatica non sta solo compromettendo la produzione agricola sarda, ma pone anche serie minacce alla sicurezza dei cittadini. Oltre agli incidenti stradali, dobbiamo considerare il rischio di diffusione di malattie potenzialmente trasmissibili anche agli esseri umani».

Nell’interrogazione, depositata in data odierna, si chiede al Presidente della giunta regionale e all’assessore dell’ambiente di fornire chiarimenti sul piano di gestione della fauna selvatica e di predisporre misure urgenti e concrete per l’abbattimento selettivo delle specie maggiormente invasive e dannose. «È necessario un impegno deciso, da parte della Regione, per tutelare il settore primario dell’agricoltura della nostra Isola e offrire nel contempo maggiore sicurezza ai cittadini e alle aziende agricole sarde. Mi aspetto risposte chiare e rapide, perché la situazione attuale non può più essere tollerata. I danni alle produzioni agricole nel corso del 2024, secondo le rilevazioni di Coldiretti Sardegna, ammonterebbero già a svariati milioni di euro rischiando, perciò, di compromettere definitivamente la sostenibilità economica e quindi la sopravvivenza di moltissime attività agricole sparse in tutta l’Isola. Per tali ragioni ha ritenuto di dover interrogare, in via d’urgenza, il presidente Todde e gli assessori regionali dell’ambiente e dell’agricoltura, in quanto ritengo che sia assolutamente necessario ed urgente intervenire per ristorare le aziende e gli operatori agricoli danneggiati e nel contempo, ritengo che non sia più rinviabile l’avvio di misure di abbattimento selettivo per il contenimento della proliferazione della specie di fauna selvatica maggiormente nocive per le colture e per la sicurezza ambientale, sanitaria e stradale sia nelle campagne che a ridosso dei centri abitati».