Festival Dromos. A Fordongianus due serate d’eccezione

Prosegue sull’onda della musica il cammino della venticinquesima edizione di Dromos, in pieno svolgimento dallo scorso 28 luglio fino a lunedì (14 agosto): dopo Oristano, Cabras, San Giovanni di Sinis, Donigala Fenughedu, Torregrande, Morgongiori e Neoneli, il festival fa tappa a Fordongianus (OR) e pianta le tende in riva al fiume Tirso per due serate sotto l’insegna del Terme Romane Festival, con chiaro riferimento all’antico sito in cui andrà in scena.
 
Domani – venerdì 11 – riflettori e amplificatori accesi alle 22 per uno dei concerti più attesi di questa edizione di Dromos: protagonista il gruppo The Comet is Coming capitanato dal sassofonista Shabaka Hutchings (al sax e allo shakuhachi) con Danalogue al synth e Betamax alla batteria. La band britannica si caratterizza per l’approccio profetico a quella che potrebbe essere la musica di un nuovo mondo, alla costante ricerca di una radice primordiale del suono. I tre musicisti hanno creato un intreccio linguistico che mette insieme i codici espressivi di Sun Ra, Frank Zappa e Jimi Hendrix; una “fusion di jazz, afrobeat ed elettronica in una miscela improvvisativa e intergalattica”: così ha definito il loro stile il quotidiano inglese The Guardian in occasione del loro primo album “Channel the spirits” nel 2016.

The Comet is Coming


The Comet is Coming si è affermato definitivamente sulla scena internazionale con “Trust In The Lifeforce Of The Deep Mystery”, considerato dalla critica il miglior album del 2019. Il disco traccia impalpabili linee di connessione spazio-temporali, in un loop musicale incontrollabile che intreccia il jazz, la psichedelia, il funk e l’elettronica. Uscito lo scorso settembre, l’ultimo disco del trio, “Hyper-Dimensional Expansion Beam” è un’espressione di unità e magica alchimia che esalta l’unione e l’intesa di Shabaka,Danalogue e Betamax, spingendo The Comet is Coming verso nuove vette.
 
Nella seconda serata a Fordongianussabato 12Dromos riabbraccerà alle 22 il produttore e compositore londinese Alfa Mist, già ospite del festival nel 2019. Salito agli onori della critica con il disco “Structuralism”, l’artista inglese si caratterizza per suoni urbani ispirati dal jazz, da lui stesso prodotti e composti, che hanno sorpreso positivamente pubblico e critica.

Alfa Mist

È dello scorso aprile il suo quinto album in studio, “Variables”, che attraverso le sue dieci tracce ribadisce l’eclettismo e la costante vocazione verso la ricerca e l’innovazione di Alfa Mist. Ad accompagnarlo in terra sarda, ci saranno Kaya Thomas-Dyke al basso e voce, Jamie Leeming alla chitarra, Johnny Woodham alla tromba e Jamie Murray alla batteria.
 
Le due serate, realizzate con il sostegno del Comune di Fordongianus, prevedono un mini abbonamento al costo di 30 euro più prevendita.

Come già la sera prima a Neoneli, anche le due date a Fordongianus avranno un eccezionale proseguimento dopoconcerto con i dj set del musicista e produttore Gianluca Petrella, star del trombone internazionale, questa volta a Dromos in veste di dj. L’eclettico artista barese, salito agli onori della critica per aver ricevuto per ben due volte il premio come miglior musicista emergente indetto dal magazine Downbeat, in questo caso spazierà tra la migliore deep house del momento, passando per le più crude Chicago Trax e aggiungendo una quarta dimensione ai groove di Detroit.

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