Il Festival di teatro in strada “Girovagando” fa tappa a Santu Lussurgiu

Dopo essere partito da Sennariolo a metà mese con due date che hanno richiamato un vasto pubblico entusiasta e partecipe proveniente da diverse zone della Sardegna, si chiude tra le viuzze acciottolate e gli scorci suggestivi del centro storico di Santu Lussurgiu, venerdì 30 agosto, il tour nel Montiferru di Girovagando. Poi il festival di teatro in strada approderà dal 5 al 7 settembre a Sassari, la città in cui è nato quasi 30 anni fa grazie alla passione e all’entusiasmo dell’associazione Girovagando e della cooperativa Theatre en Vol. Passione e entusiasmo cresciuti edizione dopo edizione, insieme al desiderio di trasmettere attraverso la magia, i colori, la musica degli spettacoli dal vivo un messaggio di impegno e partecipazione nei confronti del futuro, affidato quest’anno al titolo della 27ª edizione: CHANGE CHANGE CHANGE.

A dare il via agli spettacoli di venerdì a Santo Lussurgiu sarà la scenografica parata “Steamplant Movement” di Shedan Theater – co-prodotta da Theatre en vol – che unisce clownerie, musica e macchinari fantastici per raccontare la marcia nelle città di cinque strani personaggi impegnati nella missione di ricostruire una civiltà umana su un pianeta devastato dalle guerre e lo sfruttamento (partenza alle 19 da Piazza Suor Modesta). Il poetico teatro di figura della compagnia Girovago e Rondella affascinerà piccoli e grandi con il divertente spettacolo “Manoviva”, che racconta il surreale e tenero micromondo di Manin e Manon, due minuscoli artisti “interpretati” da mani rivestite da piccolissimi abiti e oggetti di scena (Cortile ex Asilo, h.21).

Manoviva

La chiusura è affidata alla danzatrice Lucia Cocco, specializzata in danze orientali e rotanti, che nella intensa performance “La danza degli elementi” (prodotta da Theatre en vol) rievoca per il pubblico l’esperienza traumatica vissuta in prima persona durante il grande incendio del Montiferru nel 2021. L’azione scenica è accompagnata dall’installazione Totem di un alberello bruciato, adornato da fili di preghiera colorati che rappresentano sia le anime delle vite animali e vegetali perse sia il profondo impegno e amore delle tante persone che hanno lottato per la ripresa della natura, del bosco, degli oliveti e della vita in generale del Montiferru (piazza Mercato, h.22).

Condividi questa notizia: