Prefettura. Diramato il piano per le emergenze idrogeologiche
Il Prefetto di Oristano, Salvatore Angieri, ha firmato la nuova pianificazione, riservata alle strutture statali, che definisce il sistema organizzativo e le modalità di intervento in caso di eventi emergenziali per il rischio idraulico, idrogeologico e da fenomeni meteorologici avversi. La stagione estiva, caratterizzata da temperature elevate, ha già registrato episodi di rovesci e temporali che impongono una particolare attenzione sul tema. La pianificazione è, quindi, uno strumento necessario per consentire di affrontare in sicurezza la stagione autunnale e invernale in termini di organizzazione della risposta delle Forze statali in caso di evento emergenziale.
Il Piano prevede il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco e di tutte le componenti statali interessate, per una pronta attivazione delle misure programmate, garantendo un’operatività atta ad affrontare efficacemente le eventuali situazioni di emergenza. La Prefettura assume il ruolo di coordinamento delle forze statali in caso di eventi per i quali sia necessario l’intervento nelle operazioni di soccorso e salvaguardia dell’incolumità e della sicurezza delle popolazioni colpite.
Il Prefetto sottolinea che “è necessario un rafforzamento della capacità operativa delle forze in campo e favorire la massima collaborazione tra tutti gli Organismi e Istituzioni che intervengono nelle situazioni di emergenza. La pianificazione – continua il Prefetto – rappresenta uno strumento di prevenzione efficace, finalizzato ad assicurare un approccio integrato e coordinato ottimizzando l’organizzazione di tutte le misure proprie del sistema di Protezione Civile, per fronteggiare efficacemente gli eventuali fenomeni meteorologici intensi del prossimo autunno-inverno”.
Il Prefetto coglie l’occasione, infine, “per sottolineare l’importanza della massima divulgazione delle informazioni ai cittadini sul sistema di allertamento e sulle diverse azioni che si possono intraprendere per ridurre l’esposizione ai fenomeni di alluvione. Si deve promuovere una cultura della prevenzione affinché i cittadini acquisiscano un ruolo attivo nella riduzione del rischio. Diffondendo le informazioni sul rischio idrogeologico si crea una responsabilità collettiva a cui tutti dobbiamo contribuire, perché la prevenzione è il modo migliore per ridurre le conseguenze di fenomeni naturali che non si possono controllare, ma che possiamo e dobbiamo fronteggiare adeguatamente”.