Processo Ippocrate. I rapporti tra Asl e agenzia interinale. E quel documento per secretare i nomi…

Al processo sulla malasanità oristanese, udienza sui metodi di selezione del personale che arrivava dall’agenzia interinale. Il Pubblico Ministero, Marco De Crescenzo, ha interrogato tre dipendenti della società e-work, agenzia che aveva in appalto la somministrazione del personale infermieristico. “La Asl di Oristano talvolta faceva richieste nominative, cercando il curriculum di precise persone. Se c’era, veniva selezionato, altrimenti si chiamava quella persona e si chiedeva disponibilità a lavorare” – ha ricordato la dottoressa Marcellino.

“In un certo periodo sono arrivati molti curriculum tutti insieme – ha aggiunto Anna Cinzia Ledda, dipendente per 10 anni nell’agenzia di Sassari -. Ma della selezione se ne occupava la responsabile Canalis e la collega Marcellino”.

L’indagine era partita da un acesso agli atti chiesto dalla commissione speciale sulla sanità, istituita in consiglio regionale. La politica chiese alla Asl di Oristano quanti fossero e quale fosse la provenienza dei lavoratori assunti attraverso agenzie interinali. L’allora commissaria della Asl, dottoressa Porcu, ricevette due lettere da alcuni dipendenti che le chiesero di non fornire i dati. In aula, è stato sentito l’estensore materiale dei documenti, Enrico Cadeddu, di Macomer. Assistente amministrativo alla Asl di Oristano, da Aprile 2012, “selezionato inizialmente attraverso agenzia interinale. L’intento che volevamo raggiungere con le lettere era quello di tutelarci come lavoratori, perché mediaticamente eravamo molto esposti. Agli occhi dell’opinione pubblica, sembravamo degli appestati, quindi avevamo chiesto alla dottoressa Porcu di non fornire i nostri dati personali a nessuno. Fu una nostra iniziativa, dopo un parere legale chiesto all’avvocato Congiu. Lo incontrammo al termine di una seduta del consiglio comunale di Macomer e c’era anche il dottor Succu. Mi chiesero di far firmare il documento anche ad altri dipendenti”.

Il Pubblico Ministero ha poi cercato di chiarire ancora quali fossero i rapporti tra Asl e agenzia interinale. A riguardo, è stata sentita Emanuela Frau, da febbraio 2014 arruolata nel Servizio Professioni Sanitarie, i cui responsabili sono stati Angelo Piras, poi Giovanni Piras e infine Barbara Collu dal 2019. ” Avevamo il compito di distribuire il personale in base al fabbisogno. In alcuni casi, per assenze di breve durata, avevamo il contatto diretto con l’agenzia interinale. Mentre per le assenze di lunga durata, è relative sostituzioni, ci rivolgevamo all’ufficio del personale”. “Conosce Salvatore Manai?” – le chiede il Pm. “Si. Era il coordinatore della sala operatoria. Mi chiedeva talvolta nomi specifici per la sostituzione di personale”. La conferma arriva da un’intercettazione telefonica, dove i due concordano di chiamare un’infermiera di Simaxis per una sostituzione di breve durata.

Parola poi al responsabile dell’Ufficio Personale, Marco Biagini. “Avevamo dovuto chiamare numerosi interinali per via del blocco delle assunzioni. Passavano da noi per documentazione varia e poi smistati al Servizio Professioni Sanitarie. Per le sostituzioni di breve periodo, confermo che si muoveva in totale autonomia il Servizio Peofessioni Sanitaria, con una semplice comunicazione telefonica all’agenzia interinale. Il nostro intervento non aveva senso, viste le tempistiche molto strette. All’epoca avevo constatato, in base alla documentazione in mio possesso, che molte persone effettivamente arrivavano da Macomer e Bosa. Lo dissi alla dottoressa Porcu, anche per non alimentare troppi malumori nel personale”.

Lavoro’ al Servizio Professioni Sanitarie anche Manuela Carta. “Ma a un certo punto fui spostata in un ufficio diverso, per ben due volte. Fui di fatto emarginata dai responsabili Angelo Piras e poi Giovanni Piras. Probabilmente davo fastidio, anche perché non accettai di parlare con loro di un eventuale approdo al Partito dei Sardi, che mi fu proposto”.

Il processo “Ippocrate”. L’indagine vuole evidenziare eventuali anomalie in due concorsi pubblici, finalizzate alla presunta assunzione pilotata di medici e infermieri attraverso le agenzie interinali. Gli indagati sono diversi: l’ex Sindaco di Macomer Antonio Succu e l’ex direttore generale della Asl, Mariano Meloni. Insieme a loro, l’allora consigliere regionale del Partito dei Sardi, nonché primario del reparto di Anestesia, Augusto Cherchi, alcuni dipendenti che avevano ruoli apicali nei concorsi in oggetto, come il coordinatore infermieristico Salvatore Manai e i direttori dell’ufficio SPS, che ha competenze sulle assunzioni del personale, Angelo Piras e Gianni Piras. Infine, i responsabili delle agenzie interinali, La Tempor Spa di Nicola Contadini e la E-Work di Agnese Canalis.

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