Topolino e gli studenti di Cabras insieme grazie ai Giganti di Mont’e Prama

Le pagine del magazine di Topolino, che racconta la storia dei Giganti di Mont’e Prama, prendono vita al Museo Civico di Cabras durante l’incontro con gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Cabras e Riola. La Fondazione Mont’e Prama, forte del successo della storia dei Giganti, regala un’intera mattinata agli alunni delle quinte e delle prime medie, tra laboratori e giochi, in cui scopriranno il mistero dei Giganti guidati dal disegnatore Disney Luca Usai e dallo sceneggiatore Bruno Enna.

La mattinata ha preso il via con un cartellone ricco di giochi e laboratori ideati dalla Fondazione, cuciti su misura per le classi dell’Istituto coinvolte nell’incontro con i fumettisti di Topolino. I bambini e le bambine delle quinte elementari hanno lavorato, guidati da Usai, alla creazione del disegno di alcune tavole di Topolino estrapolate dal magazine, mentre i ragazzi e le ragazze delle medie si sono cimentati nella realizzazione di una storia di fantasia basata sul binomio fantastico di Gianni Rodari.

Sullo sfondo di un palpabile entusiasmo, sono state organizzate visite guidate al Museo e alcuni giochi, come ArcheoQuiz e Paroliere, per trasmettere ai giovani il patrimonio storico-culturale che appartiene, in modo particolare, alle generazioni future che avranno l’onore di preservarlo e diffonderlo a loro volta.

“Vedere tanti alunni felici e soddisfatti significa che abbiamo posto il primo mattoncino per la realizzazione dei nostri obiettivi verso i giovanissimi: il loro entusiasmo ricalca esattamente il nostro – ci tiene a precisare Anthony Muroni, Presidente della Fondazione Mont’e Prama –. Non ci stancheremo mai di ribadire quanto sia importante il coinvolgimento dell’intera comunità, partendo proprio da chi ha un lungo futuro davanti, creando le basi per strutturare la giusta consapevolezza in termini storici-culturali da portare lungo tutto il percorso di crescita. Crediamo sia fondamentale far conoscere, e quale modo migliore per avvicinare i bambini e i ragazzi alla storia, se non facendo assaporare il gusto della scoperta della stessa? Siamo convinti che giornate come queste dovranno suonare come imperativo all’interno della nostra Fondazione. Ringraziamo anche Usai ed Enna per averci dato modo di costruire al meglio questa mattinata trascorsa in modo meraviglioso.”

“Abbiamo accolto con grande interesse l’invito della Fondazione Mont’e Prama di destinare questa giornata ad un’occasione speciale che è quella di vedere dal vivo come si realizza un fumetto – commenta entusiasta Paolo Figus, Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Cabras e Riola -. In modo particolare parliamo di un fumetto che ha come personaggi i protagonisti dell nostro patrimonio artistico-culturale, ossia i Giganti di Mont’e Prama. Oggi i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria di Cabras e Riola e delle classi prime della scuola secondaria sono i protagonisti di due distinti laboratori: uno di disegno e l’altro di sceneggiatura per vedere dal vivo, dalla mano dei fumettisti, come si realizza una storia e, in questo caso, viverla più intensamente dato che si lavora sullo sfondo di questa realtà culturale che sentiamo nostra e che grazie alla collaborazione tra scuola e Fondazione cerchiamo ogni anno di rivivere con iniziative e manifestazioni per fare in modo che i ragazzi sentano questa ricchezza come esperienza di vita e la facciano propria.”

“È un momento di particolare felicità e soddisfazione. C’è questa incredibile vicenda: i Giganti di Mont’e Prama stanno dentro un mito, quello di Topolino – esordisce Andrea Abis, Sindaco di Cabras –. Un mito che ha la capacità di entrare nelle case delle persone, attraverso la lettura di un fumetto che soprattutto viene letto dai più piccoli. Questo è un grande modo, da parte nostra, di riuscire a fare partecipare e sentire il Museo la casa di tutti i cabraresi e solanesi, in particolare raggiungere un livello di consapevolezza culturale che ci fa vivere il Museo nella sua missione più importante che è quella, appunto, culturale.”

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