Walking in the Sinis. Dove natura e arte formano un connubio perfetto. Dal 18 al 20 Giugno, Capo Mannu

Walking in the Sinis, “una passeggiata nel Sinis”, è un long weekend immersivo tra arte e natura, inserito nel progetto artistico Im/perfect di Salvatore Fenu e curato in collaborazione con Flaminia Fanari e Paolo Sirena. Concepita come solitary event, la mostra site specific rappresenta un momento di riflessione su noi stessi, sulla natura e sull’importanza che ogni singolo gesto acquista nell’ottica costruttiva di una sensibilità ambientale.
Il percorso espositivo si snoda nel contesto naturale, lungo la fascia costiera del Sinis nord?occidentale. Dalla marina di Mandriola fino allo slancio verticale del Faro di Capo Mannu, è possibile incontrare gli assemblages di Salvatore Fenu, figure sospese nella ciclicità dell’esistenza,
dinoccolate nella loro fragile umanità, ma risolute nel segnare, con la loro presenza, i luoghi dell’anima e del tempo. Guardano il mare, verso l’isola di Malu ’Entu, e intorno a sé, indicando nel paesaggio il vero capolavoro da ammirare.

Una delle opere di Salvatore Fenu


Assorbite da un ricordo primordiale di vita vegetale, le “sculture” di Salvatore si perdono nella macchia mediterranea in un processo di sintesi naturale, quasi un ritorno alle origini. A renderle umane è la definizione caratteriale mediata da innesti di materiale riciclato, raccolto in quello stesso confine spaziale: grovigli di reti e nasse, plastica, carcasse di boe e residui di natanti con cui Salvatore dà vita a una serie di personaggi dall’aspetto amichevole e informale. Vogliono “strappare un sorriso” a chi li incontra durante un’escursione nel territorio, ma meritano rispetto, perché sono “guerrieri” sopravvissuti alle sferzate della vita, nei quali risiede, pacificato, il genius loci.
Si dice che la sera, quando nessuno le può vedere, le “sculture” di Salvatore rivolgano lo sguardo in direzione del tramonto e che, mentre il sole sembra sciogliersi nel mare, risplenda nei loro occhi il valore sacro dell’umiltà, da cui è innalzato inconsapevolmente chi lo sostiene.

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