A Seneghe cala il sipario sul Cabudanne de Sos Poetas
L’8 settembre si conclude la 20° edizione del Cabudanne de sos poetas che dal 26 agosto si è articolato tutti i giorni a Seneghe tra oltre 70 ospiti e tantissimi appuntamenti nelle dieci giornate dedicate alle anteprime e nelle quattro del lungo weekend con gli incontri dalla mattina alla sera tarda tra le suggestive piazze e gli angoli storici come Putzu Arru, Sa Domo de sa Poesia, Sa Prentza de Murone, il Giardino dietro il vecchio frantoio, il Campo della Quercia e le tradizionali buonenotti con la musica live. Tanti appuntamenti che hanno visto tutti i giorni un grande successo di pubblico, accorso al festival da tutta l’isola e non solo.
Domenica la programmazione prende il via la mattina a Sa Prentza de Murone con due appuntamenti: alle 10.30 Nicoletta Di Vita, filosofa, e la sua rigorosa indagine archeologica nel libro “Il nome e la voce. Per una filosofia dell’inno”, Neripozza 2022. Attraverso una profonda ricerca dalla storia letteraria all’antropologia, dalla linguistica alla scienza delle religioni, l’autrice mostra il legame segreto che unisce fin dalle origini l’inno, il canto in onore degli dèi considerato per secoli la forma per eccellenze della poesia e del pensiero nel mondo classico, alla filosofia dell’Occidente. Dialoga con l’autrice Elenio Cicchini, filosofo.
Alle 11.30 Il ricordo di Franc Ducros, saggista, traduttore di poesia, grande poeta francofono e grande amico del Cabudanne, scomparso lo scorso agosto. Insieme alla moglie Giselle Pierra, Mario Cubeddu e ai redattori della rivista occitana di poesia OC., l’omaggio tra presentazioni, reading, e ascolti tratti dal libro “Poésie, figures traversées”, Théétète Editions, 2023, a lui dedicati. A cura della rivista occitana OC.
Nel pomeriggio altri due appuntamenti nella Partza de sos ballos: alle 17.00 il vuoto della perdita tra immaginazione e sogno ad occhi aperti nel nuovo romanzo dello scrittore sassarese Alberto Capitta “La tesina di S. V.” Dialoga con l’autore Simone Cireddu, storico dell’immagine in movimento e videomaker, tra sperimentazione audiovisiva, documentari di creazione, found footage e poesia visiva.
Alle 18.30 Gabriella Caramore, poetessa e autrice di diversi libri, ha lavorato a lungo per Rai Radio 3, affronta nel suo libro “L’età grande. Riflessioni sulla vecchiaia” (Garzanti, 2023) molte delle inquietudini dell’età che sta vivendo, addentrandosi nei meandri dell’ultima fase della vita, tra sincerità e pudore. Dialoga con la poetessa Mario Cubeddu.
La sera ultimo appuntamento alle 20 con Giorgio Agamben, uno dei pensatori più influenti della nostra epoca le cui opere sono tradotte e commentate in tutto il mondo, e il suo recente libro “La generatività del linguaggio nella poesia dialettale”. Un’indagine sul bilinguismo, dialetto e italiano, costitutivi nella sua tesi della lingua della poesia italiana, la cui essenza è generata dal dialogo tra la lingua “volgare” che si apprende spontaneamente da bambini, e l’italiano, ovvero la grammatica che si apprende sui libri ed è sottoposta a regole certe. Presentazione della collana bilingue Ardilut – Quodlibet.
Nel corso del festival fino all’8 settembre sarà visitabile la mostra fotografica “Binti” allestita nei locali della Domo de sa Poesia, del fotografo e giornalista Francesco Pintore. Si tratta di 27 scatti selezionati che riportano agli albori del festival a Seneghe che ebbe inizio nel settembre del 2005. Pintore per tanti ha seguito come inviato de L’Unione Sarda i più importanti festival sardi e fotografato artisti nazionali e internazionali. Tra le varie attività inoltre negli ultimi anni ha pubblicato “Ardia 365”, un reportage sulla festa di San Costantino a Sedilo; la mostra “Nel nome del latte”, dedicata alla protesta dei pastori sardi nel 2019, “La nostra meraviglia” dedicata invece al musicista Gianni Maroccolo.
Il punto ristoro del Cabudanne, come avviene ormai da sei anni, è curato dallo chef sardo Pierluigi Fais, patron del ristorante cagliaritano Josto, a Casa Addis (Domo de sa Poesia). Piatti speciali che attingono alla tradizione del territorio e alla straordinaria creatività dell’autore e che vanno a creare un pezzo importante dell’atmosfera del Cabudanne.
I laboratori. Per i più piccoli, oltre al laboratorio della non-scuola del Teatro delle Albe che ha visto l’esito conclusivo il 5 settembre, si conferma il laboratorio dell’attrice Pina Di Gennaro (regista e attrice, tra l’altro, nella serie L’amica geniale) -Teatri di Seta- dal 6 all’8 settembre. Un terzo laboratorio è invece dedicato alla serigrafia e alla poesia, a cura della Micro Stamperia del Quarticciolo, dal 4 all’8 settembre. Per iscriversi ai laboratori, aperti e gratuiti, basta scrivere alla mail dell’organizzazione: segreteriacabudanne@gmail.com